Nel pomeriggio le principali borse europee si muovono in territorio negativo. Intorno alle ore 15:45, il FTSE Mib di Milano lascia sul terreno lo 0,5% in area 26.546 punti. Il FTSE 100 di Londra cede lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Dax di Francoforte l’1,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,8%.
Oltreoceano, apertura rossa per Wall Street con il Dow Jones a -0,2%, lo S&P500 a -0,2% e il Nasdaq a -0,4%.
La situazione geopolitica tra Mosca e Washington continua a catturare le attenzioni degli operatori. Le preoccupazioni si sono riacutizzate nel corso della giornata dopo che gli Stati Uniti hanno parlato di 190.000 persone (truppe, soldati della Guardia Nazionale e separatisti sostenuti dalla Russia) ammassate intorno all’Ucraina.
Il sentiment era stato precedentemente alleviato dalla notizia di colloqui in programma per la prossima settimana tra le due superpotenze. Il segretario di stato americano, Antony Blinken, incontrerà infatti il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov,
Nel frattempo l’azionario globale resta appesantito anche dalle prospettive di una politica monetaria più restrittiva. Al centro delle discussioni, il potenziale impatto di un ritiro degli stimoli monetari sulla crescita economica.
L’agenda macro odierna ha visto la diffusione dell’inflazione francese a gennaio. Secondo la stima finale fornita dall’Istituto Statistico Nazionale Francese (Insee), a gennaio i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% su base mensile, in linea con il consensus e con il dato preliminare. Su base annua, l’indice è aumentato del 2,9%, anche in questo caso in linea con il consensus e con il dato preliminare.
Sul Forex il cambio euro/dollaro scende a 1,1345 mentre il dollaro/yen si attesta a quota 115,02. Tra le materie prime cedono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 91,46 dollari al barile e il Wti (-2%) a 89,95 dollari al barile con il potenziale ritorno dell’offerta iraniana in caso di accordo sul nucleare controbilanciato dal rischio di un conflitto in Ucraina e il conseguente effetto sulle forniture di energia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,83%.
Tornando a Piazza Affari, denaro su Banco Bpm (+1,8%), Fineco (+1,6%) e Recordati (+1,5%). Vendite su STM (-1,7%), Nexi (-1,7%) e Diasorin (-1,8%).