Mattinata perlopiù in moderato calo per i tassi europei dopo che l’annuncio sui prossimi colloqui sull’Ucraina tra Russia e Stati Uniti hanno contribuito ad allievare parzialmente le preoccupazioni sul fronte geopolitico.
I principali listini continentali si muovono incerti con il Ftse Mib a +0,1%:
L’azionario globale si appresta a chiudere la seconda settimana consecutiva in ribasso in un clima indebolito dalla situazione di stallo tra Russia e Occidente sull’Ucraina, nonché dalla prospettiva di un inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accettato di incontrare il segretario di Stato americano Antony Blinken per un colloquio in Europa previsto per la prossima settimana nonostante resti la cautela dopo che il presidente Joe Biden ha avvertito che la probabilità di un’invasione dell’Ucraina è ancora “molto alta”.
Sul fronte invece delle banche centrali, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha affermato che la riduzione dell’inflazione potrebbe richiedere alla banca centrale di superare la soglia di un tasso di interesse obiettivo neutrale, pari a circa il 2%.
La numero uno dell’istituto di Cleveland, Loretta Mester, si è dichiarata favorevole a un aumento dei tassi il mese prossimo e a un inasprimento della politica a un ritmo più rapido, se necessario, per frenare le pressioni sui prezzi.
La BCE dovrebbe ridurre gli acquisti netti di obbligazioni in estate, concedendosi al contempo maggiore flessibilità sul calendario per qualsiasi successivo aumento dei tassi di interesse, come affermato, in un’intervista, dal membro del Consiglio direttivo, Peter Kazimir.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale cala all’1,82% (-3 bp) con uno spread a 159 punti (-2 bp).
Oltreoceano il tasso del T-Bond è poco mosso all’1,97% mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,137.