Exor – Titolo in rosso (-4,3%) dopo accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate

Exor in rosso a Piazza Affari dopo l’accordo transattivo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate. Intorno alle 10:15 il titolo cede il 4,3% a 69,14 euro, collocandosi in fondo al Ftse Mib (-0,6%). L’indice di settore lascia sul terreno l’1,9 per cento.

Exor NV ha raggiunto oggi un accordo con l’Agenzia delle Entrate su una complessa questione fiscale, in particolare per quanto riguarda la Exit Tax. La transazione comporta il pagamento di 746 milioni, di cui 104 milioni sono rappresentati da interessi.

La questione è relativa alla società di diritto italiano Exor S.p.A., che nel dicembre 2016 si è fusa con la sua controllata olandese Exor Holding NV per creare l’attuale Exor.

Exor rimane convinta di aver agito nel rispetto delle regole. Tuttavia, con l’obiettivo di evitare i tempi e i costi di un importante contenzioso fiscale, la società ha deciso di stipulare un accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate.

L’accordo transattivo non è e non deve essere interpretato come un riconoscimento, o anche parziale accettazione da parte di Exor delle successive interpretazioni avanzate dall’Amministrazione Finanziaria italiana.

Exor sottolinea che, rispetto al credito relativo al PEX, l’Amministrazione Finanziaria italiana non ha riscosso alcuna sanzione.

L’effetto di questa transazione, che è stata interamente pagata in data odierna, si rifletterà sui conti 2021, per quanto applicabile.