SIT – Diversificazione e transizione energetica come driver dello scenario di crescita

SIT è una società attiva nella creazione di soluzioni intelligenti per il controllo del clima e dei consumi energetici, esempio italiano di azienda imprenditoriale con una struttura internazionale che opera in 65 paesi. Il Gruppo può contare su un solido modello di business orientato alla creazione di valore sostenibile di lungo periodo, con un forte assetto manageriale e una governance di alto rilievo adottata solo da realtà italiane di grande capitalizzazione. I temi legati alla transizione energetica e alla sostenibilità dei consumi delle risorse naturali garantiscono solide prospettive di crescita per i prossimi anni, con una domanda sostenuta dagli incentivi e senza dimenticare le interessanti opportunità legate alla hydrogen economy.

“Consolidare la crescita nel Water Metering passando ad una strategia multi-utility; diversificazione geografica nello Smart Gas Metering dopo il successo ottenuto in Italia; aumentare le quote di mercato in Usa nell’Heating”.

Sono queste le priorità strategiche delineate da SIT per cavalcare il trend di crescita strutturale nei prossimi anni in chiave sostenibile e nell’ambito del processo di transizione energetica, tra cui spiccano le opportunità legate alla hydrogen economy.

Il gruppo SIT sviluppa e produce dispositivi di alta precisione per la misura dei consumi e sistemi per la sicurezza, comfort e l’alto rendimento degli apparecchi di riscaldamento domestico a gas, attraverso le due divisioni Smart Metering e Heating.

La società si propone come il principale partner sostenibile per la realizzazione di soluzioni per il controllo energetico e climatico a servizio delle aziende clienti, riservando grande attenzione alla sperimentazione e all’utilizzo di gas alternativi a basso impatto ambientale.

In particolare, la divisione Heating è attiva nella produzione e commercializzazione di componenti e sistemi per il controllo, la regolazione e la sicurezza del gas negli apparecchi per il riscaldamento domestico e negli impianti di cottura e ristorazione collettiva.

La divisione Metering, invece, opera nella produzione e commercializzazione di contatori smart, di nuova generazione che consentono di misurare i consumi di gas ed acqua in modo più preciso e con funzionalità – anche remote – di controllo e sicurezza.

L’acquisizione della portoghese Janz, finalizzata nel 2020 – nel pieno della pandemia – ha poi sancito l’ingresso nel segmento Water Metering, e dopo il primo anno di gestione ha mostrato la capacità dell’azienda di concretizzare le operazioni di M&A e integrare nuove realtà, creando sinergie e ponendo le basi per un track record per future operazioni straordinarie.

Dopo un 2021 in cui i ricavi sono cresciuti del 18% a 375 milioni, lo scenario per il 2022 si mantiene positivo supportato dalla riconferma degli incentivi che dovrebbero sostenere i volumi, in un contesto in cui l’aumento dei prezzi del gas rende ancora più conveniente e veloce il pay-back della sostituzione di caldaie vecchie con modelli più efficienti.

Il Cfo di SIT, Paul Fogolin, illustra le priorità strategiche

“Crescere con una strategia multi utility tramite il business Water Metering; diversificazione geografica nella divisione Smart Gas Metering con la ricerca di nuovi mercati; confermare la leadership nell’Heating e guadagnare market share negli Stati Uniti”.

Sono queste le direttrici di crescita individuate da Paul Fogolin, Chief Financial Officer di SIT, Gruppo leader nella creazione di soluzioni intelligenti per il controllo del clima e la misurazione dei consumi per un mondo più sostenibile.

L’azienda padovana è un player di riferimento nell’ambito della transizione energetica in un’ottica di decarbonizzazione del settore del riscaldamento, contribuendo a un maggior efficientamento delle risorse naturali e all’individuazione di soluzioni carbon-neutral.

SIT è infatti in prima linea sul fronte della hydrogen economy, partecipando attivamente alle sperimentazioni e sviluppo di nuovi prodotti finalizzati all’utilizzo dell’idrogeno sia nell’ambito del riscaldamento residenziale (caldaie che utilizzano fino ad una percentuale del 100% di idrogeno), che dei contatori smart.

Il tutto potendo contare su una solida governance con personalità di spicco, che ha fatto della sostenibilità una parte integrante della propria strategia di business mantenendo l’obiettivo di creare valore nel lungo termine per tutti gli stakeholder.

L’acquisizione Janz e l’ingresso nel Water Metering  

Nel 2020, il Gruppo ha finalizzato l’acquisizione della portoghese Janz, specializzata nella produzione di contatori d’acqua residenziali con tecnologia metrologica volumetrica con cui non solo equipaggia i propri contatori ma fornisce anche i principali operatori del settore.

Un’operazione grazie alla quale SIT è entrata nel segmento Water Metering ampliando il proprio portafoglio prodotti ai contatori d’acqua, spostando il proprio focus da aziende utility alle cosiddette multi utiliy.

“Le competenze ed il know-how che abbiamo sviluppato con i contatori gas saranno alla base delle sinergie che creeremo con Janz, per accelerare il percorso di crescita nel segmento degli smart water meters” dichiara il Cfo.

L’ingresso nel mercato dei contatori d’acqua permetterà di intercettare gli ingenti investimenti previsti dai diversi player del settore per efficientare la rete di distribuzione, in un settore atteso in crescita double digit nei prossimi anni.

“L’obiettivo è di costituire un player internazionale nei contatori smart, gas e acqua, che rappresenti una eccellenza nelle tecnologie di misurazione e comunicazione a supporto delle reti delle Utility”.

Diversificazione geografica nella Smart Gas Metering

Sempre nella divisione Metering, l’altra priorità strategica riguarda la ricerca di nuovi mercati dopo il successo registrato in Italia, tra i primi paesi ad aver avviato un roll out obbligatorio nello Smart Gas Metering e in cui SIT ha una quota di mercato di oltre 30%.

“L’obiettivo è replicare i risultati ottenuti a livello domestico anche in altre geografie, dato l’inevitabile rallentamento in Italia che ha ormai raggiunto un elevato grado di saturazione” spiega Fogolin.

Il business dello Smart Gas Metering funziona tramite processi di roll out, ossia con una graduale sostituzione del parco installato che comporta un iniziale incremento della curva di domanda, per poi accelerare in maniera esponenziale fino ad arrivare alla maturazione.

“Individuare i paesi in procinto di avviare un roll out rappresenta quindi una chiave strategica fondamentale, facendosi trovare pronti con prodotti che rispondano alle esigenze dei singoli mercati”.

A tal proposito, il marketing strategico svolge la funzione di anticipare quelli che potrebbero essere dei cambiamenti normativi, cercando di influire sulle regolamentazioni e gli standard tecnici delle transizioni dei singoli mercati, favorendo l’ammissione di nuove tecnologie di misura, come l’ultrasonico e il termomassico.

Un’attività che richiede un adattamento del prodotto agli specifici requisiti locali, rendendo quindi necessario individuare mercati dalle dimensioni tali da giustificare questa tipologia di investimenti, così come avvenuto in UK e India.

Date le tempistiche spesso lunghe di questo tipo di processo e le curve intrinseche di domanda che caratterizzano i piani di roll out, appare dunque evidente come l’eventuale ingresso in nuovi paesi rappresenti una chiave di diversificazione geografica fondamentale per minimizzare la ciclicità dei fatturati, cosa avvenuta solo in parte fino ad ora data la concentrazione dei ricavi in Italia.

La divisione Heating

Per quanto riguarda il core business dell’Heating (pari a circa l’80% del fatturato complessivo del Gruppo), SIT ricopre una posizione di leadership in Europa con una quota di oltre il 50%, con una rete di distribuzione mondiale che consente una stretta vicinanza ai clienti.

In questo caso, tra le priorità figura un aumento della penetrazione del mercato americano, dove attualmente il Gruppo detiene una market share del 10-15% all’interno di un settore molto concentrato che è quello dello Storage Water Heating.

“Abbiamo finalizzato un’acquisizione che ci ha consentito di accelerare l’ingresso nel settore delle valvole elettroniche, ampliando il nostro portafoglio prodotti nel mercato dei componenti per scaldabagni ad accumulo dove eravamo già presente con la valvola meccanica”.

Nell’estate 2021, la controllata SIT Manufacturing N.A.S.A. de C.V. con sede in Messico ha rilevato da Emerson Electric la linea di prodotto NGA relativa alle valvole elettroniche per gli scaldabagni ad accumulo, segmento che negli Stati Uniti ha una dimensione molto rilevante (oltre il 70% del mercato) ed è previsto in crescita nei prossimi anni.

Un’operazione che si inserisce in un percorso di rafforzamento del posizionamento competitivo negli Usa, con l’inizio delle vendite della nuova valvola avvenuto già a fine 2021 e la previsione di un progressivo ramp up che consentirà un incremento della quota di mercato di SIT.

In Europa, invece, la priorità riguarda le tematiche della transizione energetica verso le net zero emission, con la progressiva sostituzione di fonti a carbone con energie pulite e in cui il Gruppo è già presente con il gas.

Di particolare interesse sono le opportunità legate all’idrogeno, che vedono la società in prima linea nelle sperimentazioni per l’utilizzo di questo gas in ambito domestico, a partire dal progetto Hy4Heat in UK.

Lo scenario per i prossimi anni: un trend di crescita strutturale della domanda

Il tutto in un contesto di mercato che si conferma favorevole per i prossimi anni, con la divisione Heating che dovrebbe continuare a beneficiare della forte domanda sia in Italia sia in Europa legata agli incentivi messi in atto per favorire l’efficientamento degli apparecchi di riscaldamento.

Un fenomeno che, dopo la pandemia, “è diventato centrale nell’economia dei consumatori, che hanno iniziato a pianificare spese e sostituzioni di caldaie supportando quindi una crescita di tipo strutturale, in un trend che si manifesta a livello globale”.

A differenza di qualche anno fa, infatti, le caratteristiche della domanda sono profondamente cambiate, passando da una sostituzione per la rottura degli apparecchi a una domanda di nuove soluzioni più efficienti pianificata e sostenuta da incentivi per migliorare le classi energetiche delle abitazioni.

Per quanto riguarda lo Smart Gas Metering, invece, raggiunto un livello di saturazione nel mercato italiano, i ricavi saranno trainate in particolare dall’estero con l’inizio delle vendite in UK e in India.

Infine, il contributo di Janz dovrebbe sostenere il business Water Metering, in cui “ci attendiamo una crescita di circa il 20% nel corso dei prossimi cinque anni che ci porterà a raddoppiare il fatturato in linea con gli obiettivi definiti in sede di acquisizione”.

Tali scenari non considerano il contributo di possibili operazioni di M&A, con il Gruppo impegnato a monitorare il mercato sia per il settore Heating sia per il Metering in cerca di società target aventi una tecnologia o dei prodotti che possano completare la gamma di offerta.

I risultati 2021: crescita dei ricavi del 18% e oltre i livelli pre-pandemia

I risultati preliminari relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 registrano vendite pari a 375 milioni, in crescita del 18,1% rispetto al 2020 e del 2% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Nel quarto trimestre, le vendite sono risultate sostanzialmente stabili a 92 milioni (+4,4% vs. 4Q19).

A livello di singoli business, la Divisione Heating ha segnato un +19,8% a 298,2 milioni (+14,7% rispetto al 2019), in crescita nel quarto trimestre del +3,5%, quando nel medesimo periodo 2020 il rimbalzo post covid era già in atto.

La Divisione Metering, invece, ha registrato un +12,2% a 77 milioni, con l’atteso calo nello Smart Gas Metering (-16,8% a 57,1 milioni) a causa della saturazione del piano di roll out in Italia più che compensato dal +23,8% a 19,9 milioni nel Water Metering con la neo-acquisita Janz.

Outlook: il tema della supply chain resta centrale

Nel suo ultimo studio di inizio febbraio, Intesa Sanpaolo ha sottolineato come la forte crescita dei prezzi del gas stia accelerando la sostituzione dei sistemi di riscaldamento nel mondo, supportando quindi i volumi della divisione Heating di SIT e l’aumento dei prezzi di vendita data la capacità dell’azienda di trasferire i maggiori costi di produzione ai clienti.

Per il 2022, la banca prevede quindi una crescita double digit del core business del Gruppo, mentre il Water Metering dovrebbe beneficiare del contributo di Janz e nello Smart Gas Metering l’inizio delle vendite all’estero, in particolare in UK, dovrebbero in parte controbilanciare il rallentamento in Italia.

A livello di margini, il tema delle tensioni nella catena degli approvvigionamenti resterà centrale anche quest’anno, con un impatto però differente sulle due divisioni del Gruppo.

“Nella divisione Heating abbiamo un pricing power che ci consente di trasferire sui clienti l’aumento dei costi” spiega il Cfo. “È una politica che abbiamo adottato nel 2021 e che implementeremo anche quest’anno, mitigando l’effetto sulla reddittività”.

Nel settore dello Smart Gas Metering, invece, “poiché le gare sono assegnate mediante una procedura pubblica e avevamo un portafoglio di ordini acquisito tramite gare nel corso del 2020, non è stato possibile modificare i prezzi”.

“Questa divisione ha dovuto quindi assorbire l’incremento dei costi delle materie prime, anche se non tutto il 2022 è già stato acquisito, lasciando quindi potenzialmente spazio a un parziale ritocco dei prezzi nella partecipazione alle gare”.

L’altro tema è quello dello shortage di componenti elettronici, ragion per cui SIT ha già messo in atto una serie di azioni volte a potenziare la capacità di approvvigionamento di componentistica elettronica.

“Abbiamo rafforzato la nostra struttura di procurement in tutti i continenti in cui operiamo, come ad esempio il nostro team di acquisti localizzato in Cina. Questo ci consentirà di operare con maggiore efficacia anche nei mercati spot in cui sono presenti fornitori e broker che operano anche in modo opportunistico”.

“Da un punto di vista tecnico abbiamo iniziato da tempo ad omologare componenti alternativi in modo da non dipendere da una singola fonte di fornitura ed avere così più alternative per la produzione della stessa scheda elettronica”.