Banche (-1,8%) – Partenza con segni rossi diffusi sul settore

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un ribasso dell’1,8% e in linea all’analogo indice europeo (-1,6%), frenando anche il Ftse Mib (-1,7%).

In primo piano restano le tensioni internazionali legate alla possibile invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, malgrado gli sforzi diplomatici per scongiurare un conflitto.

La Francia aveva annunciato un accordo di massima per un vertice fra Usa e Russia, ma il Cremlino ha precisato che non ci sono ancora piani concreti per un incontro, alimentando nuovamente le preoccupazioni. Washington è pronta a dialogare solo in caso di rinuncia all’attacco da parte di Mosca, che da parte sua continua a smentire l’intenzione di invadere i confini.

Il sentiment, inoltre, resta frenato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.

In questo scenario, con lo spread risalito 170 pb, sul comparto bancario sono prevalse le prese di beneficio.

Sul Ftse Mib rallentano, tra le altre, Bper (-1%), che ha definito l’operazione Carige, e Banco Bpm (-2%), sempre al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.

Sul Mid Cap in rosso Mps (-2,3%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.

Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,3%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.