Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industrial:
I mercati europei hanno virato direzione nel corso della giornata, dopo l’iniziale rosso in scia all’escalation geopolitica in atto in Ucraina. Il FTSE MIB avanza a +0,5% e il Dax a +0,2%. Oltreoceano, Dow Jones a -0,6% e Nasdaq a +0,1%.
Thyssenkrupp (-1,1%) ha affermato che l’IPO di Nucera potrebbe avvenire nella prima metà del 2022, ma il gruppo deve ancora prendere una decisione ferma a favore di tale mossa e ha lasciato la porta aperta a una vendita parziale.
Nucera (66% Thyssenkrupp, 34% De Nora) è fornitore mondiale di tecnologie a membrana cloro-alcali necessarie per produrre idrogeno ed è anche attiva nell’elettrolisi dell’acqua alcalina.
In una nota pubblicata a valle del “capital markets day” di Nucera a gennaio, gli analisti di Bank of America hanno attribuito un valore di 2,3 miliardi di euro alla partecipazione del 66% di Thyssenkrupp in Nucera, che corrisponde a 3,4 miliardi di euro per l’intero business.
Il produttore anglo-cileno di rame Antofagasta (+2%) ha riportato un Ebitda di 4,84 miliardi di dollari per il 2021. La società ha dichiarato che pagherà un dividendo per l’intero anno di 1,17 miliardi dopo aver registrato il suo profitto annuale più alto di sempre, pari a 4,8 miliardi.
Le più grandi compagnie minerarie del mondo stanno restituendo somme record di denaro agli azionisti dopo che le materie prime, dal minerale di ferro al rame e al carbone, hanno raggiunto i massimi storici lo scorso anno.
RBC Capital Markets ritiene che, considerando i rischi del Cile, le azioni Antofagasta siano valutate in modo equo, con un prezzo obiettivo di 1.400 pence.
La banca afferma che, nonostante l’Ebitda sia stato dell’1% inferiore rispetto a quello previsto dal mercato, l’annuncio degli utili conteneva una serie di aspetti positivi, tra cui un dividendo superiore alle previsioni e una nuova risorsa di rame di 142 milioni di tonnellate per il giacimento di Cachorro.
L’azienda mineraria anglo-australiana Rio Tinto (+0,8%) dovrebbe pubblicare i risultati 2021 mercoledì. Nonostante un anno segnato da una minore produzione, gli analisti prevedono che i guadagni di Rio Tinto aumenteranno nel 2021 grazie ai forti prezzi del minerale di ferro e dell’alluminio.
In un consensus degli analisti compilato da Rio, i ricavi delle vendite dovrebbero raggiungere i 65,12 miliardi di dollari per il 2021 (+46% vs 44,61 miliardi del 2020), per poi scivolare a 53,51 miliardi nel 2022. L’Ebitda è stimato a 38,29 miliardi (*60% vs 23,90 miliardi del 2020), per poi scendere a 28,37 miliardi nel 2022. Gli utili sottostanti sono visti a 21,63 miliardi (+74% vs 12,44 miliardi nel 2020), che si prevede caleranno a 14,79 miliardi nel 2022. Sono previsti dividendi totali per azione di 1.020,77 centesimi di dollari, quasi raddoppiati dai 557 centesimi del 2020, ma nel 2022 è atteso un taglio a 624,29 centesimi.