I futures sull’azionario USA si muovono in leggero ribasso (variazioni comprese tra -0,2% e -0,6%), lasciando intravedere una partenza in territorio negativo per Wall Street dopo essere rimasta chiusa ieri per la festività del President’s Day.
Sembrerebbe profilarsi una reazione composta da parte dei principali indici statunitensi alle tensioni geopolitiche in atto sul fronte Ucraina-Russia. Ieri sera il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato a sorpresa il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e successivamente ordinato l’invio di truppe nella regione del Donbass al fine di “assicurare la pace”.
L’Unione Europea sta valutando ora le prime sanzioni contro Mosca e il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha già dichiarato di voler interrompere la certificazione del gasdotto Nord Stream2 mentre Boris Johnson ha affermato di voler sanzionare cinque banche russe.
In attesa di comprendere l’evoluzione delle sanzioni, secondo gli operatori, i rischi geopolitici in atto potrebbero portare al tempo stesso portare a politiche monetarie meno restrittive per combattere l’inflazione.
Corrono le quotazioni del greggio sul fronte delle materie prime, con il Brent (+1,9%) a 94,78 dollari al barile e il WTI (+3,2%) a 93,12 dollari al barile. Nel premarket USA, in luce Marathon Oil (+5,6%) e Chevron (+1,6%). Lettera su Lucid Group (-4,6%) e Tesla (-2,7%).