Il Consiglio di amministrazione di Vimi Fasteners, società attiva nella progettazione e produzione di organi di fissaggio ad elevato contenuto ingegneristico per i settori industriale, automotive, oil&gas e aerospace, ha esaminato i principali dati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2021.
In particolare, i ricavi sono scresciuti del 22% a 47,7 milioni, trainati dalla ripresa del business successiva alla pandemia da Covid 19, che sta interessando i diversi settori di mercato nei quali il Gruppo opera.
A supporto di questo trend positivo, il portafoglio ordini del Gruppo Vimi al 31 dicembre 2021 è aumentato a circa 33,5 milioni, rispetto ai 24 milioni in portafoglio al 31 dicembre 2020.
L’Ebitda è cresciuto del 67% a 6,7 milioni (6,2 milioni al netto del contributo per minore earn-out relativo all’acquisizione MF Inox), portando al 14% l’incidenza sui ricavi (10% nel 2020). Questo risultato, si legge nella nota, è riconducibile alla capacità del Gruppo di sfruttare i primi segnali di ripresa dei mercati di riferimento, unitamente ad un’attenta gestione dei costi di struttura ed al miglioramento dell’efficienza produttiva nel rinnovato stabilimento di Novellara.
L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 16,3 milioni rispetto ai 19,6 milioni al 31 dicembre 2020, grazie alla ripresa del business che è andata consolidandosi nel secondo semestre dell’esercizio.
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