Global Markets Banche – Barclays in gran spolvero (+5,9%) in scia ai conti e annuncio buy-back da £1 mld

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:

Giornata in cauto rialzo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,3%, il Dax lo 0,2% e il Ftse 100 lo 0,4%. A Wal Street, Dow Jones e Nasdaq salgono dello 0,1% e lo S&P 500 dello 0,2%

Barclays (+5,9%) ha alzato il velo sui conti del quarto trimestre 2021.

Il board approvato un dividendo annuale di 6 pence ad azione (1 pence per azione nel 2020) e il lancio di un nuovo programma di buy-back fino a 1 miliardo di sterline da avviare nel primo trimestre 2022. La banca ha poi nominato Anna Cross quale nuovo Cfo.

Un tribunale di Londra mercoledì inizierà a sentire  le persone interessate nell’ambito di una causa lanciata dalla Nigeria contro JP Morgan (+0,6%), chiedendo più di 1,7 miliardi di dollari per il suo ruolo in un contestato accordo del 2011 per un campo petrolifero. Lo riferisce Reuters.

Nei documenti del tribunale visti da Reuters, la Nigeria sostiene che JP Morgan è stata “gravemente negligente” nella sua decisione di trasferire i fondi pagati dalle major energetiche in un conto di garanzia a una società controllata dall’ex ministro del petrolio del Paese, Dan Etete, invece che nelle casse del governo.

I danni richiesti includono i contanti inviati alla compagnia di Etete, Malabu Oil and Gas, circa 875 milioni di dollari pagati in tre rate, più gli interessi, portando il totale a oltre 1,7 miliardi di dollari. Il governo nigeriano all’epoca chiese alla JP Morgan di effettuare questi trasferimenti come parte della vendita del campo petrolifero, come mostrano i documenti del tribunale.

“JP Morgan è fiduciosa di aver agito in modo appropriato nell’effettuare questi pagamenti, che sono stati autorizzati da alti rappresentanti del governo nigeriano, ed elaborati solo dopo un ampio impegno con le forze dell’ordine e altre agenzie e tribunali. Ci difenderemo con forza contro questo reclamo”, ha detto un portavoce della banca.

In Ubs Italia, del gruppo UBS (+0,1%), continua il confronto tra azienda e sindacati. Il 21 febbraio si è tenuto il terzo incontro sulla “procedura di riorganizzazione che, secondo l’iniziale impostazione aziendale comporterebbe un numero di 70 esuberi e che vede le organizzazioni sindacali unite nell’obiettivo di tutela dell’occupazione e della professionalità delle lavoratrici e lavoratori del gruppo”, si legge una nota diramata dalle organizzazioni territoriali e le rappresentanze sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

La nota mette in luce che “quelle che abbiamo definito nel comunicato precedente come timide aperture, si sono concretizzate nell’accoglimento da parte aziendale di un ragionamento su di un punto da noi ritenuto prioritario: la disponibilità all’utilizzo dello strumento del part-time, in un’ottica fondamentale di contenimento degli esuberi e di attenzione alle esigenze dei lavoratori”.

Goldman Sachs (+1,2%) starebbe esplorando misure come per esempio il riavere indietro i bonus per dissuadere i banchieri più importanti dal lasciare, secondo quanto riferito da Bloomberg News

La banca starebbe cercando, aggiunge l’agenzia, di confiscare le azioni acquisite – di solito riservate ai casi di cattiva condotta – dei dirigenti Omer Ismail e David Stark, ha detto il rapporto. Entrambi avevano lasciato la banca l’anno scorso.

Goldman sta anche tirando la compensazione non vestita dai dirigenti Gregg Lemkau e Eric Lane, che hanno lasciato la banca per aziende che sarebbero considerate clienti.