Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata in cauto rialzo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,3%, il Dax lo 0,2% e il Ftse 100 lo 0,4%. A Wal Street, Dow Jones e Nasdaq salgono dello 0,1% e lo S&P 500 dello 0,2%
Rifiatano le quotazioni del greggio, con gli operatori che valutano il primo round di sanzioni ai danni della Russia in scia all’escalation della crisi Ucraina e i progressi nelle trattative per un accordo sul nucleare iraniano.
I prezzi sono balzati ieri sui timori dell’impatto sull’offerta dei prodotti energetici delle sanzioni dell’Occidente contro la Russia in risposta allo schieramento di truppe nelle due regioni separatiste in Ucraina orientale.
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, dall’Unione europea, dalla Gran Bretagna, dall’Australia, dal Canada e dal Giappone si sono concentrate sulle banche e sull’élite della Russia, mentre la Germania ha bloccato l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia.
Saudi Aramco ha finalizzato un accordo per cedere una quota nelle proprie pipline di gas naturale per 15,5 miliardi di dollari e per esplorare con BlacRock progetti nelle energie low carbon.
Iberdrola ha archiviato il 2021 con un utile netto di 3,88 miliardi, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, grazie alla buona performance operativa registrata sui mercati degli Stati Uniti e Brasile, alla nuova capacità installata e al maggior peso degli asset di rete regolati.
I ricavi consolidati sono saliti del 18% su base annua a 39,1 miliardi. A livello di risultati operativi, il gruppo ha registrato un EBITDA di 12 miliardi, in aumento del 20% rispetto all’anno 2020, mentre l’EBIT è salito del 32% a 7,3 miliardi.