Intred – Il Covid aiuta la crescita, sostenuta dalla PA

I ricavi a fine dicembre 2021 segnano un progresso su base annua del 14% a 40,4 milioni e sono sostenuti dalle vendite di connessioni in banda ultra-larga (+31% a 20,6 milioni) in scia alla scelta di incentivare la clientela al passaggio a connessioni in fibra ottica. Performance sostenuta dalla PA (+152%) grazie agli effetti del bando scuole che prevede la fornitura di connettività Internet a banda ultra-larga agli istituti scolastici in Lombardia. Scenario grazie al quale gli analisti stimano un valore della produzione di 75,3 milioni nel 2025 (Cagr 20A-25E 15,66%), con l’Ebitda che potrebbe salire fino a 33,3 milioni (Ebitda margin al 44,2%).

Modello di business

Intred, con una rete in fibra ottica di 7.300 Km a fine dicembre 2021, è un operatore di telecomunicazioni specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa e servizi cloud, per clienti Business e Retail, questi ultimi con marchio EIR. La società ha una forte presenza in Lombardia, in particolare nella provincia di Brescia.

Intred sceglie di volta in volta se avvalersi di reti di terzi già esistenti o investire nello sviluppo della rete di accesso necessaria, erogando direttamente i propri servizi alla clientela con benefici in termini di marginalità, qualità e controllo della rete. Operativamente, la società effettua uno studio di fattibilità prima di procedere con lo sviluppo della rete, vendite & marketing e customer care.

Ultimi Avvenimenti

A febbraio la società ha comunicato il dato del fatturato dell’anno 2021, cresciuto rispetto al 2020 del 14% a 40,4 milioni (comprensivo dei dati di QCOM), sostenuto principalmente dalle vendite di connessioni in banda ultra-larga (20,6 milioni) aumentate del 31% rispetto all’anno precedente. Significativa anche la crescita dei ricavi dei servizi voce & dati (+13% a 7,6 milioni).

In calo il fatturato relativo alle connessioni in Banda Larga (-20%), un andamento che segue la scelta strategica di incentivare la clientela al passaggio a connessioni in fibra ottica. Si riducono anche i ricavi correlati a servizi accessori (– 12%), dove si concentrano molti servizi una tantum ex QCOM non più strategici per Intred.

La crescita più consistente si è registrata sui servizi con canoni ricorrenti (+12% a 35,9 milioni), core business dell’azienda che rappresentano circa l’89% del fatturato. I ricavi da prodotti/servizi una tantum si sono incrementati del 43% a 3,7 milioni, principalmente per effetto del Bando Scuole vinto da Intred il 1° marzo 2021, che prevede una remunerazione elevata per l’attivazione delle connessioni. Le vendite di traffico telefonico si sono invece ridotte del 15% a 0,7 milioni, per la migrazione degli utenti verso soluzioni di tipo flat e/o voce & dati.

A fine dicembre 2021 la rete in fibra ottica di proprietà ha superato i 7.300 Km (+96% a/a), grazie al Bando Scuole e supportato dall’accordo con TIM del giugno 2021.

Nel 2021 la crescita maggiore deriva dalle vendite nella PA (+152%), grazie agli effetti del cosiddetto bando scuole, che prevede la fornitura di connettività Internet a banda ultra-larga per le sedi scolastiche del territorio lombardo che da solo vale 2,1 milioni (al 31 dicembre 2021 risultavano connessi 790 istituti scolastici nella regione Lombardia). Positiva anche la dinamica delle vendite nei settori residenziale (+17%) e Wholesale (+13%). La categoria professionale ha registrato una crescita percentuale più contenuta, +4%, a causa delle limitazioni imposte dal Covid-19, che ha rallentato l’azione commerciale di contatto fisico con i clienti, e della dismissione di servizi precedentemente offerti dalla società acquisita QCOM, oggi non più strategici per Intred.

Conto Economico

Nel 1H 2021 il gruppo ha registrato un valore della produzione pari a 19,3 milioni (+60,2% a/a), di cui ricavi per 18,9 milioni (+62% a/a). Si segnala che la società Qcom, incorporata in Intred con efficacia dal gennaio 2021, non ha compilato una relazione semestrale al 30 giugno 2020 e pertanto i dati comparativi al 30 giugno 2020 non sono immediatamente confrontabili con quelli a fine giugno 2021, in quanto relativi a due realtà diverse (ante e post fusione). A fini comparativi, i soli ricavi a perimetro omogeneo, inclusivi di Qcom, segnano un progresso dell’8,9% a 17,4 milioni.

L’Ebitda si attesta a 7,8 milioni, con una marginalità al 40,5%, mentre l’Ebit è pari a € 5,23 milioni, dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 2,6 milioni. L’utile netto si esprime in 3,8 milioni.

Breakdown dei ricavi

La crescita del fatturato è dovuta principalmente alle vendite di connessioni in banda ultra-larga (+18,7% a 9 milioni), alle vendite di servizi voce & dati (+13,8% a 3,7 milioni). In calo le connessioni in Banda Larga (-16) e le connessioni radio FWA (-1%) in quanto la società sta incentivando i propri clienti a passare a connessioni in fibra ottica. Sensibile riduzione dei servizi accessori (-10%), dove si concentrano molti servizi una tantum ex QCOM non più strategici per Intred.

L’incremento delle vendite del settore residenziale (+19,7%) ha beneficiato della linea di prodotti denominata PER TE, mentre nella PA (+20,7%) si sono riflessi gli effetti indiretti del bando scuole. Buono anche il progresso delle vendite nel settore Wholsale (+14,6%), mentre la categoria Professionale ha registrato la minore crescita percentuale (+ 4,2%).

La mappa della base clienti evidenzia la predominanza dei due principali segmenti, con i clienti Professionale (imprese e aziende) e Residenziali (utenza domestica) rispettivamente al 63,8% e al 22,8% del totale ricavi. Seguono il settore Wholesale (9%) e la Pubblica Amministrazione (4,4% dei ricavi).

Stato Patrimoniale

A fine giugno 2021 il patrimonio netto sale a 35,5 milioni e la liquidità finanziaria netta aumenta a 1,2 milioni da 0,4 milioni a fine anno 2020, pur in presenza di investimenti effettuati nel periodo per 6,5 milioni, indirizzati allo sviluppo della rete di accesso in fibra ottica nella modalità FTTH e FTTC prevalentemente nel territorio delle province di Brescia, Bergamo, Monza Brianza, Varese, Como, Lecco, Lodi e Milano.

Ratio

La società presenta una struttura finanziaria solida, confermata da liquidità finanziarie nette che non rendono significativo sia l’indice del rimborso del debito sia il quoziente di indebitamento. Buono anche l’indicatore di redditività dei mezzi propri, con il Roe a fine giugno 2021 pari al 21,4%, aumentato rispetto all’8,9% a fine anno 2020.

Outlook

Daniele Peli, Co-Founder e Amministratore Delegato di Intred, in occasione della presentazione del fatturato del 2021, ha commentato: “La continua crescita di Intred, ottenuta in un anno molto difficile, fortemente condizionato dal perdurare degli effetti della pandemia da Covid-19, è stata possibile grazie a tutte le componenti della Società, che hanno lavorato con grande impegno e determinazione nei vari progetti, con un focus particolare sul Bando Scuole, su cui sono state concentrate numerose risorse. Siamo confidenti che anche nel 2022 proseguirà la crescita, trainata soprattutto dalle vendite nella pubblica amministrazione”.

Gli analisti di Integrae Sim (Specialist) stimano per il 2021 un valore della produzione pari a 41,5 milioni e un Ebitda di 16,75 milioni, con il relativo margine al 40,4%. Per gli anni successivi, il valore della produzione potrebbe aumentare fino a 75,3 milioni (Cagr 20A-25E 15,66%) nel 2025, con l’Ebitda che potrebbe salire fino a 33,3 milioni (Ebitda margin al 44,2%). La liquidità finanziaria netta è attesa aumentare progressivamente fino a 34,4 milioni da 7,1 milioni a fine anno 2021.

Borsa

Negli ultimi 12 mesi il titolo ha segnato un progresso vicino al 16% a 15,3 euro, rispetto al rialzo di circa il 26% messo a segno dal Ftse Italia Growth. Nel periodo in esame i corsi azionari hanno evidenziato un buon recupero, raggiungendo il massimo storico il 17 settembre 2021 a 19,95 euro in prossimità della pubblicazione dei risultati del 1H 2021 oscillando intorno a quel livello fino al 17 gennaio 2022, per poi scendere vero il livello attuale nel periodo successivo, complice anche la recente volatilità dei mercati.

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