Mercati – Piazza Affari avanza (+0,8%) insieme all’Europa

Mattinata positiva per le borse del Vecchio Continente, con gli operatori intenti a valutare l’evoluzione della situazione in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente ai danni della Russia.

Il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 26.260 punti, in rialzo come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Dax di Francoforte (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Ben intonati anche i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo le perdite oltre l’1% di ieri.

Per il momento gli Usa e gli alleati hanno annunciato un pacchetto iniziale di provvedimenti, che vanno a colpire principalmente le istituzioni finanziarie russe e il debito sovrano, oltre ad alcuni oligarchi vicini a Putin.

La Germania, inoltre, ha dichiarato che negherà la licenza a Nord Stream 2, il secondo gasdotto che collega la Russia alla Germania aggirando Ucraina e Bielorussia. Una mossa che ieri ha provocato un’impennata dei prezzi del gas, nell’ambito di un generale rialzo dei prezzi delle materie prime in scia ai timori che le crescenti tensioni geopolitiche possano limitare le forniture.

Il tutto, in un clima già condizionato dalla prospettiva di una stretta monetaria imminente da parte della Federal Reserve. Una questione fondamentale sarà capire se il balzo dei costi delle commodity possa spingere l’istituto di Washington ad alzare più rapidamente i tassi di interesse per contrastare le pressioni inflazionistiche.

Sul Forex euro/dollaro risale a 1,1355, dopo i dati che hanno confermato l’aumento del tasso di inflazione annuo dell’area euro al 5,1% a gennaio, rispetto al 5,0% di dicembre. Stabile il cambio fra biglietto verde e yen, in area 115.

Tra le materie prime ritracciano lievemente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 93,4 dollari e il Wti (-0,6%) a 91,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è pressoché invariato a 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,91%. Il tesoro ha collocato 3 miliardi di titoli biennali con rendimento allo 0,14%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanza soprattutto Stellantis (+5,6%), dopo aver diffuso stamani i risultati del 2021. In rialzo anche Diasorin (+3,7%) e Inwit (+3%), mentre arretrano Campari (-5,3%) dopo i conti e Cnh (-4,7%), che ha presentato ieri il nuovo piano strategico al 2024, oltre a Tim (-2%), che starebbe valutando la possibilità di vendere una quota di minoranza in Inwit.