Il patrimonio di Eurizon, società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo, al 31 dicembre 2021 ha raggiunto il record storico di 439 miliardi, con una crescita del 5,2% da inizio 2021, grazie ai flussi di raccolta sia in Italia che all’estero e all’andamento dei mercati.
Anche i dati economici nei dodici mesi passati hanno raggiunto il livello più alto mai registrato dalla società con un utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) di 813 milioni (+25%) e un margine da commissioni di 1.282 milioni (+19,5%). Il cost/income ratio si è posizionato al 16%, confermando gli ottimi livelli di efficienza della società.
La raccolta netta totale sull’anno è stata di 9,9 miliardi. Sui fondi aperti Eurizon si è posizionata best in class secondo i dati Assogestioni, con flussi netti per 12 miliardi, distribuiti tra fondi bilanciati (+3,7 miliardi), azionari (+3,6 miliardi), obbligazionari (+3 miliardi) e monetari (+2,2 miliardi), mentre i fondi flessibili hanno registrato deflussi netti per 479 milioni. Un ulteriore contributo è arrivato dai fondi chiusi con 419 milioni. Negativa la raccolta sulle gestioni di portafogli (retail e istituzionali) per 2,9 miliardi.
Nell’ultimo trimestre i flussi netti complessivi sono stati di oltre 2,1 miliardi, di cui +4,2 miliardi sui fondi aperti e –2,3 sulle gestioni di portafogli.
La società cinese Penghua Fund Management (partecipata al 49%) ha chiuso l’anno con un patrimonio di 144,5 miliardi di euro, in crescita del 41% da inizio 2021, con una raccolta di oltre 28 miliardi di euro nei dodici mesi. L’hub nell’Est Europa ha registrato una raccolta di 55 milioni e un patrimonio di 3,8 miliardi di euro a fine anno.
Lo scorso novembre è stato portato a termine il percorso di avvicinamento delle società dell’Est Europa all’interno della divisione Asset Management del gruppo, con il rebranding di Eurizon Asset Management Croatia (in precedenza PBZ Invest), dopo quello di Eurizon Asset Management Slovakia (marzo 2020) ed Eurizon Asset Management Hungary (aprile 2021).
La controllata londinese Eurizon SLJ Capital, società di asset management focalizzata su strategie macro e valutarie con un consolidato bagaglio di expertise sui mercati cinesi ha chiuso il 2021 con un patrimonio gestito pari a 4,6 miliardi di euro. Nel terzo trimestre si è arricchita ulteriormente l’offerta di soluzioni tattiche per la riqualificazione della liquidità.
Sul fronte della clientela istituzionale nuovi mandati sono stati conseguiti sui fondi pensione per complessivi 450 milioni. Inoltre, con Eurizon Capital Real Asset è stato avviato l’investimento del fondo alternativo “PIR Compliant” ed è stato perfezionato il secondo closing sui fondi Eurizon della gamma ITEᴙ.
Gli investimenti connotati da caratteristiche ESG di Eurizon a dicembre 2021 hanno raggiunto i 110 miliardi, pari al 46% delle masse dei fondi, con 172 prodotti classificati artt. 8 e 9 del regolamento SFDR, che quindi promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile.
Nell’ambito del processo di digitalizzazione comune a tutto il gruppo Intesa Sanpaolo sono proseguite le attività finalizzate all’adozione della piattaforma “Aladdin” di BlackRock che hanno permesso di attivare, nel quarto trimestre 2021, il sistema “Aladdin Risk” ai fini del monitoraggio dei rischi finanziari dei prodotti gestiti.
Conclusi ulteriori passaggi del percorso di integrazione delle attività di asset management derivanti dal gruppo Ubi, dopo la fusione – operativa dal 1° luglio 2021 – di Pramerica Sgr (Italia) e Pramerica Management Company (Lussemburgo) rispettivamente in Eurizon Capital Sgr e nella controllata lussemburghese Eurizon Capital.
Nel quarto trimestre è stata portata a termine la migrazione delle attività di banca depositaria, di calcolo del valore della quota e del sistema gestionale dei fondi comuni di investimento della gamma ex Pramerica.
Il 31 gennaio 2022 è stata perfezionata la partnership con il gruppo Poste Italiane in esecuzione dell’accordo quadro annunciato lo scorso 14 luglio, con il quale: Poste Vita e BancoPosta Fondi Sgr sono entrate nel capitale sociale di Eurizon Capital Real Asset Sgr (ECRA) mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale dedicato. Il gruppo Poste Italiane detiene quindi il 40% del capitale sociale (24,50% con diritto di voto), Intesa Sanpaolo Vita il 40% del capitale sociale (24,50% con diritto di voto) ed Eurizon il 20% del capitale sociale (51% con diritto di voto). Le masse in gestione restano riconducibili a Eurizon nel cui bilancio ECRA continua ad essere consolidata al 100 per cento.
Poste Vita inoltre ha affidato un mandato di investimento di 2,5 miliardi di euro a ECRA, il cui patrimonio in gestione passa quindi dai 6,3 miliardi al 31 dicembre 2021 a 8,8 miliardi.
Saverio Perissinotto, Ad di Eurizon, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti che hanno portato la società a raggiungere importanti traguardi in tutti gli indicatori di performance nel corso del 2021. Ci apprestiamo ad affrontare le sfide del nuovo piano industriale che vede l’asset management tra i business chiave per il conseguimento degli obiettivi di crescita in Italia e all’estero del gruppo Intesa Sanpaolo”.