Mercati Usa – Apertura in forte calo, salgono bond e greggio

Partenza in rosso a Wall Street in linea all’andamento in forte calo delle borse europee, dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di ordinare un attacco militare in Ucraina alimentando un clima di avversione al rischio sui mercati.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq lascia sul terreno il 2,5% rischiando di scivolare in un bear market, il Dow Jones cede il 2,4% e lo S&P 500 il 2,1%.

L’attacco russo nel Donbass ha affondato il sentiment sui mercati, penalizzando l’azionario in favore dei beni rifugio come l’oro, balzato sui massimi da settembre 2020 oltre quota 1.960 dollari l’oncia, e facendo impennare i prezzi delle commodity.

In particolare, tra le materie prime schizzano le quotazioni del greggio con il Brent (+7,1%) tornato sopra quota 100 dollari al barile per la prima volta dal 2014 e il Wti (+7,7%) a 99,2 dollari.

In forte rialzo anche i metalli come alluminio, nickel e palladio di cui la Russia è grande produttrice e che già in passato sono stati al centro delle sanzioni internazionali verso Mosca.

Il leader russo Vladimir Putin ha dichiarato che non intende occupare l’Ucraina ma un’azione era necessaria dopo che gli Usa e i suoi alleati hanno superato la “linea rossa” della Russia espandendo l’alleanza Nato.

Kiev ha definito la mossa della Russia “un’invasione su larga scala” e ha annunciato la legge marziale, mentre il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che imporrà sanzioni severe contro Mosca.

Sul fronte macro, la seconda lettura preliminare del Pil Usa del quarto trimestre 2021 ha evidenziato una crescita del 7% su base trimestrale, in linea alle attese e leggermente rivista dal +6,9% della stima precedente.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, invece, si sono attestate a 232 mila unità, leggermente al di sotto delle 235 mila previste dal consensus e delle 249 mila della rilevazione precedente.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro precipitato a 1,115 e il dollaro/yen che si mantiene in area 115.

Nel comparto obbligazionario, infine, il flight to safety ha spinto il rendimento del decennale americano in ribasso di 10 punti base all’1,89% e quello del biennale di 11 punti base all’1,49%.