Mercati Usa – Nuova ulteriore discesa

Non si attenua la fase di nervosismo a Wall Street complice le tensioni internazionali, le pressioni inflazionistiche e le prossime mosse restrittive della Federal Reserve.

Gli indici partono in rialzo ma già in concomitanza con le chiusure europee virano in negativo e si inabissano progressivamente cedendo poco più del tre per cento tra massimi e minimi intraday.

I futures proseguono la discesa anche nella mattinata asiatica, in scia alle prime schermaglie belliche al confine russo-ucraino.

E’ ancora il Nasdaq il listino più colpito con un cedimento del 2,6%, seguito dallo S&P500 e dal Russell 2000 che perdono l’1,8%, mentre il Dow Jones lascia sul terreno l’1,4%.

Caporetto per molti titoli tecnologici tra i quali Tesla (-7%), AMD (-5%), Nvidia (-4%), Amazon (-3,5%).

VIX in rialzo di quasi l’otto per cento a 31 punti.

Sul mercato obbligazionario rendimenti in salita di cinque punti base al 2% sulla scadenza decennale, mentre precipitano nella notte di dodici al 1,88%.

Seduta in salita per i principali metalli preziosi con l’argento che guadagna un punto percentuale, al pari del platino, mentre il palladio vola (+4%).

Petrolio (+1%) in lieve rialzo poco al di sopra dei 92 dollari, ma si impenna nella mattinata (+4%) al nuovo record annuo di $96.

Tra le materie prime agricole nuovo forte rimbalzo del frumento (+3,5%) che sfrutta i “venti di guerra” in una zona fortemente agricola.

Sul mercato valutario, chiusura in rialzo per il dollaro che torna a 1,13 nei confronti della moneta unica.