Oil & Gas – Greggio si impenna dopo aggravarsi crisi Ucraina, Brent a 100 dollari

Impennata delle quotazioni del greggio insieme al generale rialzo dei prezzi delle materie prime, in scia all’escalation della crisi in Ucraina dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un attacco militare.

Il future sul Brent balza del 5,9% a 99,6 dollari, dopo aver toccato anche quota 100 dollari per la prima volta dal 2014, mentre quello sul Wti segna un +6% a 97,7 dollari, sui timori di un possibile impatto sulle forniture russe di energia.

Kiev ha definito la mossa di Mosca “un’invasione su larga scala” e ha annunciato la legge marziale, mentre il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che imporrà sanzioni severe alla Russia.

Oltre ai prezzi del greggio, si impennano anche quelli del gas e dei metalli come oro, alluminio e rame. La Russia è un fornitore chiave di commodity, contando per circa un quarto dell’offerta oil e un terzo di quella di gas all’Europa.

L’escalation delle tensioni geopolitiche si aggiungono un contesto di mercato già sotto stress, in cui i principali fornitori oil faticano a tenere il passo del robusto recupero della domanda globale dopo l’emergenza Covid.