Dopo aver portato a termine con successo un collocamento record riservato a investitori istituzionali sul mercato Euronext Growth Milan, Technoprobe è sbarcata la scorsa settimana a Piazza Affari.
Capofila di un gruppo attivo nella progettazione e produzione di Probe Card, la società evidenzia una capitalizzazione ad oggi di circa 3.834 milioni, valore che la colloca in Borsa al 36° posto in termini di market cap. Un posizionamento che rappresenta un ottimo punto di partenza per il gruppo guidato dal CEO Stefano Felici, secondo produttore a livello mondiale di Probe Card in termini di volumi e fatturato e unico produttore sul territorio italiano.
Technoprobe può contare su oltre 500 brevetti proprietari e sviluppa più di 100 nuovi progetti ogni mese, con competenze riconosciute in tutto il mondo, avendo ricevuto nel 2020 il premio “Best supplier” da TMSC e da Intel.
Le Probe Cards sono dispositivi di alta tecnologia realizzati su misura in base allo specifico chip che permettono il testing del funzionamento dei chip durante il loro processo di costruzione. Progetti e soluzioni tecnologiche che ricoprono un ruolo centrale nell’industria dei computer, degli smartphone, del 5G, dell’Internet of Things, oltre alla domotica e all’automotive. Le Probe Card si contraddistinguono inoltre per essere dei “consumables”, con un ciclo di vita legato ad uno specifico chip con nessuna parte riutilizzabile.
Il centro produttivo è situato alle porte di Milano a Cernusco Lombardone in provincia di Lecco, a cui si aggiungono altri due stabilimenti produttivi sempre in Italia. La presenza internazionale è garantita da 11 sedi distribuite in Europa, Asia e Stati Uniti, coerentemente con la vocazione internazionale del gruppo che annovera tra i propri clienti i principali produttori al mondo di semiconduttori. Segnaliamo in merito che nei primi nove mesi del 2021 e nel 2020 oltre il 95% dei ricavi è stato realizzato verso clientela internazionale.
Importante la crescita messa a segno dal gruppo fin dalla sua costituzione nel 1996, con il fatturato aumentato ad un tasso di crescita superiore al 30% annuo nell’orizzonte temporale 2008 – 2020 (CAGR 2008-2020).
Crescita che proseguirà anche nel 2021, con le proiezioni della società che evidenziano un importante sviluppo del giro d’affari che dovrebbe spingersi tra 380 e 400 milioni (329,5 milioni nel 2020). L’elevato Ebitda Margin è atteso sostanzialmente stabile al 44,6% registrato nei primi nove mesi del 2021. Infine, le stime riguardanti la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 indicano una situazione cash positive in un intervallo tra 130 e 140 milioni (121,5 mln al 31 dicembre 2020).
Outlook positivo anche per il mercato di riferimento di Technoprobe, nello specifico riferito alle Probe Card Non Memory di tipo verticale (Vertical Probe Cards), che continuerà a crescere anche nei prossimi anni. Secondo le stime al 2027 riportate nel documento di ammissione, il mercato raggiungerà un valore di 2,5 miliardi di dollari, crescendo a un tasso annuo medio del 12,8% (cagr 2020-2027). Settore caratterizzato da forti barriere all’ingresso dominato da due produttori principali, Technoprobe e FormFactor. In riferimento al mercato generale delle Non-Memory Probe Card, Technoprobe detiene una quota del 26%, quota che sale al 33% nella nicchia delle Non-Memory Vertical Probe Card.
Completata la quotazione in Borsa, come indicato nel documento d’ammissione, “l’obiettivo del Gruppo è quello di continuare a crescere nel mercato di riferimento e di espandere il portafoglio prodotti sfruttando il parco tecnologico a disposizione”. Crescita che sarà portata avanti percorrendo linee interne ma anche attraverso operazioni di sviluppo per linee esterne.