Banco Bpm – Ancora rumor sul fronte M&A

Banco Bpm torna al centro dei rumor di M&A, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi circa un potenziale interesse di UniCredit che hanno però poi perso consistenza (varie fonti di stampa hanno indicato proprio nel rally seguiti ai rumor il motivo per cui UniCredit avrebbe bloccato il suo progetto).

Le nuove indiscrezioni sono riportate da La Repubblica, che riporta di una potenziale operazione tra Banco Bpm e Crédit Agricole.

Secondo il quotidiano, l’idea sarebbe quella di procedere per gradi. In un primo momento tutte le attività in Italia di Crédit Agricole (Cariparma, Friuladria, Creval) verrebbero fatte confluire in pancia a Banco Bpm, i cui attivi valgono circa il doppio. In cambio, la banca francese prenderebbe azioni Banco Bpm e ne diventerebbero i primi azionisti anche se di minoranza, e otterrebbero un trattamento privilegiato nella distribuzione dei suoi prodotti finanziari.

Già due anni fa si era parlato di integrare gli asset di Banco Bpm e Credit Agricole in cambio di azioni.

Banco Bpm e Crédit Agricole hanno in essere una joint venture nel credito al consumo tramite Agos, di cui l’istituto transalpino ha il 61% e la banca italiana il 39 per cento.

“Gli interessi di terzi non mi stupiscono verso una banca che ha il nostro posizionamento, i nostri risultati, la nostra capacità di proiettarsi nel futuro con i risultati che abbiamo presentato”, aveva affermato Giuseppe Castagna, Ceo di Banco Bpm, a margine dell’Assiom Forex tenutosi nelle scorse settimane.

“Certamente valiamo di più. Siamo appena usciti da un percorso di ristrutturazione, abbiamo presentato un piano aggressivo, abbiamo iniziato ad avere qualche riscontro ma pensiamo che il mercato non abbiamo completamente riconosciuto quello che è il nostro percorso, sta solo incominciando a riconoscere quello che è un percorso che ci porterà molto più avanti”, aveva aggiunto il manager.

“Abbiamo davanti un percorso di crescita stand alone molto importante che non è ancora pienamente valorizzato. Siamo molto contenti di come la banca sta andando”, aveva proseguito l’Ad.

“Il mercato ci sta cominciando a riconoscere le aspettative che abbiamo sul piano e i numeri del 2021 confermano che il piano è realizzabile. Pensiamo di avere ancora un percorso da fare in Borsa molto importante, abbiamo davanti un percorso di crescita stand alone molto importante che non è ancora a pieno valorizzato, inizia a essere valorizzato”, aveva poi precisato Castagna.

“Noi abbiamo cercato in passato di avere una possibilità di verifica di consolidamento anche perché riteniamo che per questo Paese sia bene avere più gruppi bancari solidi che finanzino l’economia soprattutto alla vigilia del PNNR e considerando il sistema produttivo italiano caratterizzato dalle piccole e medie imprese. Però noi come lavoro facciamo quello di far crescere la banca e di far crescere il valore della banca per i nostri azionisti”, avevo spiegato poi Castagna a Radiocor al termine dell’evento.

“È il mercato che determina quelle che sono le aspettative e la capacità di ogni banca. Il mio ruolo è far capire al mercato che questa banca ha enormi opportunità davanti e si sta avviando a dei risultati dichiarati nel piano che penso diano una grande prospettiva di crescita del nostro titolo”, aveva riportato ancora il Ceo.