Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali dei settori della Sanità e della Chimica:
Giornata in rimonta per i mercati azionari europei: il Ftse Mib guadagna il 3%, il Dax il 2,6% e il Ftse 100 il 3,3%. A Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,3%, lo S&P 500 oscilla sulla parità e il Nasdaq cede lo 0,8%.
I tre maggiori distributori di farmaci statunitensi – McKesson, AmerisourceBergen e Cardinal Health – e Johnson & Johnson (+2,1%) hanno concordato di finalizzare una proposta di transazione da 26 miliardi di dollari per risolvere le richieste di stati e governi locali di aver contribuito ad alimentare l’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti.
L’accordo mira a risolvere più di 3.000 cause legali in gran parte provenienti da governi statali e locali che ritengono le società responsabili di una crisi di abuso di oppiacei che ha portato a centinaia di migliaia di morti per overdose negli ultimi due decenni.
Moderna (-2,9%) ha previsto un aumento delle vendite di vaccini per la seconda metà del 2022, stimando che il COVID-19 diventerà una malattia endemica simile all’influenza che porterà le persone a farsi vaccinare regolarmente. La società prevede 19 miliardi di dollari di vendite del suo vaccino Spikevax quest’anno rispetto ai 18,5 miliardi previsti in precedenza.
L’azienda biotecnologica, inoltre, ha affermato che sta lavorando a un nuovo vaccino di richiamo bivalente, che combina un richiamo specifico per Omicron e il vaccino Spikevax originale.
BASF (-2,6%) nel quarto trimestre 2021 ha riportato utili inferiori alle previsioni degli analisti e ricavi che hanno superato le aspettative. La società tedesca ha annunciato un utile per azione di 1,17 euro su un fatturato di 19,78 miliardi. Gli analisti hanno anticipato un EPS di 1,29 euro su un fatturato di 18,62 miliardi.