Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto il 3%, registrando una performance simile al corrispondente indice settoriale europeo (-3,2%), in una giornata che ha visto il FTSE MIB crollare del 4,1%.
L’attacco russo nel Donbass ordinato dal presidente Vladimir Putin l’Ucraina ha innescato un clima di avversione al rischio sui mercati, penalizzando l’azionario in favore dei beni rifugio e facendo impennare le materie prime per i timori che il conflitto possa impattare sulle forniture energetiche russe. Kiev ha definito la mossa della Russia “un’invasione su larga scala” e ha annunciato la legge marziale. Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.
Lettera su entrambe le due Big del settore con Atlantia a -2,9% e Inwit a -3,3%. Quest’ultima ha approvato a mercati chiusi i risultati del 2021, chiusi con ricavi in crescita del 18,4% a 785,1 milioni (+4,6% a parità di perimetro) e un Ebitda di 715 milioni (+18,4%; +4,7% a parità di perimetro). L’utile dell’esercizio si è attestato quindi a 191,4 milioni (+22,2%; +22,8% escludendo ricavi/costi one off). Segnaliamo inoltre che il Cda proporrà all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,3225 euro.