Mattinata in corsa per le big del settore utility, all’indomani delle vendite scatenate dall’attacco russo in Ucraina, che ha appesantito le borse europee nel complesso.
Nel Ftse Mib (+1,4%), intorno alle 12:15, svettano Enel (+5%), Terna (+4,8%), Italgas (+4,3%), seguite da A2A (+3,2%), Hera (+3%) e Snam (+2,8%).
A risollevare il sentiment del Vecchio Continente hanno contribuito le sanzioni, per il momento meno drastiche del previsto, imposte dagli Usa e dagli alleati nei confronti della Russia.
In ogni caso, il conflitto in Ucraina rischia di pesare sulla crescita economica, soprattutto in Europa, alimentando ulteriormente le pressioni sui prezzi per via dei rincari di commodity come metallo e grano, di cui Mosca e Kiev sono grandi esportatori.
Dinamica che potrebbe indurre la Bce a rinviare il ritiro degli stimoli monetari, mentre la Federal Reserve dovrebbe comunque iniziare ad alzare i tassi di interesse a partire da marzo.
Sull’obbligazionario, intanto, lo spread Btp-Bund scende in area 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,79% (-10 bp).