Bper continuerà a guardare a nuove potenziali opportunità nell’ottica della potenziale creazione di valore ma al momento l’obiettivo è completare l’acquisizione di Carige.
Lo ha spiegato in un’intervista rilasciata a La Stampa il Ceo della banca modenese, Piero Montani, aggiungendo di aspettarsi che l’Opa su Carige scatti prima dell’estate in modo da completare l’acquisizione entro quest’anno e arrivare alla fusione dell’istituto ligure entro fine 2022.
Sempre in merito all’operazione Carige, il manager ne ha parlato anche in un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX.
“Le banche guardano sempre quello che accade all’esterno. Lo scorso giugno abbiamo completato l’acquisizione di 620 filiali da Intesa Sanpaolo, è stata un’operazione importante, ci ha portato quasi 100 miliardi di masse intermediate, 1,7 milioni di clienti, 5.000 dipendenti. Eravamo concentrati su quello, poi il grande lavoro svolto ha dato risultati migliori delle attese: a settembre ci siamo resi conto che il programma era stato realizzato e che avremmo potuto guardare anche ad altro. La struttura manageriale e di bilancio consentiva a Bper di fare l’offerta e quindi abbiamo proceduto”, ha spiegato Montani in riferimento all’origine dell’interessamento per Carige.
“I punti di forza sono evidenti: grande radicamento territoriale, 500 anni di storia, clientela molto affezionata. Carige è una banca di territorio non dissimile dalle Popolari. Pensiamo di incrociare un tipo di clientela che riusciremo a soddisfare bene con la nostra cultura. Intravvediamo similitudini e possibilità di crescita”, ha aggiunto l’Ad.
“È evidente che in Liguria stiamo parlando di un marchio storico, radicato sul territorio: sta nei fatti, non lo dico io. È un tema che affronteremo valorizzando il marchio, non cestinandolo”, ha proseguito Montani.