Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore tecnologico e del settore delle telecomunicazioni.
Giornata in calo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede il 2,7%, il Dax l’1,8% e il Ftse 100 l’1,4%. A Wall Street, il Dow Jones perde l’1,3%, lo S&P 500 l’1% e il Nasdaq lo 0,6%.
Per quanto il settore tecnologico e tlc, spicca il calo di Ericsson (-7,5%) dopo il downgrade di Citi da Buy a Neutral, in scia al coinvolgimento della società in potenziali pagamenti all’organizzazione terroristica ISIS per facilitare la vendita dei suoi beni in Iraq. Pesa anche la sospensione delle consegne in Russia.
Intanto, Nokia ha presentato tre nuovi modelli dedicati alla fascia bassa del mercato al Mobile World Congress di Barcellona, che riapre le porte al pubblico dopo due edizioni limitate a causa della pandemia.
Gli advisor di Tim sarebbero al lavoro su un memorandum of understanding con Open Fiber per discutere della rete unica. Lo scorporo della rete e la separazione della attività tra infrastruttura (NetCo) e servizi (ServiceCo) sembra invece esclusa dal piano sul tavolo dell’Ad Labriola, costruito ancora su una Tim stand alone e integrata, che verrà presentato il 2 marzo.
Telefonica sta considerando un aumento dei prezzi in Spagna per far fronte all’accelerazione dell’inflazione al ritmo più rapido in quasi 33 anni (7,4%).
A differenza di altri mercati chiave, come Brasile e Regno Unito, le normative impediscono alla società di telecomunicazioni di trasferire automaticamente il costo dell’inflazione ai clienti in Spagna. Tuttavia, l’azienda punta ad espandere le proprie offerte, fornendo più servizi e alzandone i costi.
Il mercato dell’Internet delle cose è triplicato negli ultimi cinque anni e raggiungerà i 5 miliardi di connessioni nei prossimi cinque anni, ha affermato l’amministratore delegato di Vodafone Nick Read alla fiera MWC di Barcellona. Read afferma che l’Internet delle cose si evolverà nell’economia delle cose, con connettività e transazioni senza interruzioni tra le macchine.
Il fondo sovrano norvegese, il più grande del mondo, ha intenzione di votare contro il piano di compensi di Apple alla riunione annuale del colosso tecnologico in programma questa settimana. Il fondo petrolifero norvegese da 1.300 miliardi di dollari voterà contro le politiche retributive dell’azienda, compreso il pacchetto di compensi e bonus assegnato all’amministratore delegato Tim Cook l’anno scorso, dopo che il consulente per procura Institutional Shareholder Services ha esortato gli azionisti a rifiutarlo. Cook ha ricevuto un compenso di quasi 100 milioni di dollari nel 2021.