Banche (-6,5%) – Avvio all’insegna della lettera, in controtendenza Banca Finnat (+0,4%)

Il Ftse Italia Banche inizia l’ottava con un forte ribasso del 6,5% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-5,7%), frenando anche il Ftse Mib (-1,4%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.

In questo scenario, con lo spread rimasto in area 160 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta da dimenticare.

Sul Ftse Mib frenano, tra le altre, UniCredit (-9,5%), che ha rassicurato sulla solidità della propria controllata in Russia, e Bper (-2,7%), che potrebbe valutare altre opportunità di crescita ma al momento concentrata sul deal Carige.

Sul Mid Cap stop per Mps (-1,5%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.

Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,2%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper. Acquisti su Banca Finnat (+0,4%), alle prese con l’implementazione del piano industriale.