“È stato ritenuto ragionevole determinare nel simbolico importo di 0,50 euro il potenziale valore della quota di partecipazione detenuta dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) in Banca Carige, iscritta nel rendiconto del fondo e oggetto di cessione nel processo di vendita avviato”.
È quanto riporta, secondo quanto riferisce MF, la relazione annuale del bilancio del Fitd, aggiungendo: “La valutazione risulta peraltro coerente con quanto riportato nell’offerta non vincolante. Il valore di inizio esercizio delle azioni di Carige era pari a 51,642 milioni”.
Il FITD ha poi stanziato nel bilancio 2021 un accantonamento di 400 milioni anche in considerazione del sostegno nei confronti della banca ligure. Il tutto “tenuto conto dello scenario prospettico di cessione della partecipazione detenuta nell’istituto di credito nell’ambito del processo in corso, della valutazione del fair value della partecipazione detenuta in Banca Carige da parte dell’esperto indipendente incaricato dal FITD e, altresì, alla luce dello scenario stand alone per il quale era previsto un rafforzamento patrimoniale secondo quanto incluso nel piano strategico della banca”.
Il fondo, inoltre, ritiene che “non sussistano elementi tali da indurre a ritenere probabile l’insorgere di una passività in capo al FITD in considerazione della sentenza di primo grado” rispetto alla richiesta risarcitoria di Malacalza Investimenti legata al salvataggio di Banca Carige “e non sussistendo, dalle prime analisi degli atti di appello, elementi di novità nel quadro probatorio, anche sulla base dei pareri espressi dai legali”, si legge ancora nella relazione annuale 2021.
Il FITD è il primo azionista di Carige e l’80% del capitale e nelle scorse settimane ha raggiunto un accordo con Bper per la cessione di tale quota.