Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto il 3%, registrando una performance migliore del corrispondente indice settoriale europeo (-4,6%) e del principale indice di Milano (-4,1%).
L’intensificarsi delle guerra in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente contro la Russia hanno comportato un deterioramento dello scenario complessivo. Preoccupano le conseguenze del conflitto a partire dal rischio di interruzioni nelle forniture di materie prime come grano ed energia che potrebbero alimentare ulteriormente l’inflazione, nonché rallentare ovviamente la crescita economica. In Italia la stima preliminare di febbraio dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI) ha messo in evidenza un incremento oltre le attese. Nel dettaglio, è stato registrato un aumento dello 0,9% su base mensile (consensus +0,7%; finale gennaio +1,6%) e del 5,7% su base annua (consensus +5,4%; finale gennaio +4,8%).
Vendite su entrambe le due big del settore, Inwit e Atlantia, che hanno rispettivamente chiuso le contrattazioni a -2,9% e a -3,3%. Autostrade Meridionali è l’unico titolo del settore in positivo a +1,7%. Ferma sulla parità Toscana Aeroporti (+0,0%).