Mercati – Europa ancora in rosso in avvio, a rischio la soglia dei 24.000 per il Ftse Mib

Apertura ancora in calo per le borse europee, proseguendo il sell-off di ieri dopo che il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia hanno alimentato l’incertezza sull’outlook dell’economia globale.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,5% in area 24.000 punti. In rosso anche il Dax di Francoforte (-1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) e il Cac 40 di Parigi (-1,2%), mentre avanza il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

L’aggravarsi delle ostilità in Europa orientale e le misure adottate dall’Occidente per isolare l’economia russa hanno portato un clima di avversione al rischio sui mercati, favorendo gli acquisti sugli asset rifugio.

Nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Usa Joe Biden ha definito il leader russo Vladimir Putin un dittatore e avvisato che la guerra lascerà il suo paese più debole.

I timori per problemi nelle forniture da Russia e Ucraina hanno innescato un’impennata dei prezzi delle commodity che rischia di alimentare ulteriormente l’inflazione, con il greggio balzato oltre i 110 dollari al barile in attesa del meeting Opec+ in programma oggi.

Il Brent sale del 7,3% a 112,7 dollari e il Wti del 7,3% a 111 dollari, sostenuti anche dal calo delle scorte Usa evidenziato dal report Api e nonostante la decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle proprie riserve di emergenza.

I rischi per l’economia stanno smorzando, inoltre, le aspettative su quanto rapidamente la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse, con mercati che ora escludono una stretta da 50 punti base nell’appuntamento di questo mese.

Gli operatori hanno anche ridotto le attese sugli interventi di Bank of England e Bce quest’anno, con le banche centrali che si trovano davanti alla sfida di contenere l’inflazione senza soffocare la ripresa economica.

Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede la stima preliminare di febbraio dell’inflazione dell’Eurozona e il tasso di disoccupazione in Germania, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati Adp sull’occupazione privata che, come di consueto, anticipano il Job Report in uscita venerdì.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza ancora nei confronti delle altre valute, in attesa oggi dell’intervento al Congresso Usa del presidente della Fed Jerome Powell. Il cambio euro/dollaro è sceso sotto anche a quota 1,11 mentre il dollaro/yen risale a 115,2.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 152 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,45%.

Tornando a Piazza Affari, in calo Stm (-3,6%), Stellantis (-2,9%), Intesa Sanpaolo (-2,5%), Ferrari (-2,4%) e Unicredit (-2%). In rosso anche Telecom Italia (-1,8%) in attesa oggi dei conti, mentre avanzano Eni (+1,3%), Tenaris (+1,2%) e Campari (+1,2%).