Mercati – Milano in rialzo (+0,7%) con l’Europa, Powell deciso a combattere inflazione

Chiusura positiva per gli eurolistini dopo le perdite delle ultime due sedute alimentate dal conflitto in Ucraina. Il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,7% a 24.534 punti, in linea con Dax di Francoforte (+0,7%). Guadagni superiori per il Ftse 100 di Londra (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,8%).

A Wall Street avanzano Dow Jones (+1,7%), S&P500 (+1,7%) e Nasdaq (+1,2%), dopo le parole del presidente della Fed, Jerome Powell. Il chairman si è espresso in favore di un rialzo dei tassi di 25 punti base a marzo ma ha aperto ad eventuali ritocchi più aggressivi nelle prossime riunioni, aggiungendo che l’inflazione dovrebbe raggiungere il picco e cominciare a rallentare nel corso dell’anno.

Durante la sua audizione alla Commissione per i servizi finanziari della Camera, Powell ha anche rimarcato che l’istituto manterrà un approccio cauto per via della situazione in Ucraina e che l’effetto delle sanzioni nei confronti della Russia è stato finora significativo.

Nel frattempo, però, le forze russe hanno assediato le città di Kherson, Kharkiv e Mariupol. Stasera dovrebbero riprendere i negoziati fra le delegazioni dei due Paesi, dopo il nulla di fatto dei primi colloqui.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati americani Adp sugli impieghi nel settore privato, che hanno evidenziato un incremento superiore alle attese, in concomitanza con la riduzione dei casi di Covid e la graduale rimozione delle restrizioni. Venerdì verrà pubblicato il job report ufficiale da cui si attendono 383 mila buste paga. Nell’eurozona, l’inflazione è salita al 5,8% a febbraio.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,111 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 115,6.

Prosegue la corsa su massimi pluriennali delle materie prime, innescata dai problemi nelle forniture connessi alla guerra. Corrono le quotazioni del greggio, con il Brent (+4,4%) a 109,6 dollari e il Wti (+3,8%) a 107,4 dollari dopo il meeting Opec+ che ha confermato il piano di aumenti della produzione da 400.000 barili al giorno anche ad aprile. Intanto, dai dati Eia è emerso un calo a sorpresa delle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 152 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,55%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate si distinguono Tenaris (+4,9%), Prysmian (+4,2%) all’indomani dei conti e Saipem (+3,8%). In calo invece Diasorin (-2,6%) e le utilities Terna (-2,4%) e A2A (-2,1%). Invariata Telecom Italia prima dei risultati e delle linee guida del piano industriale.