Mps – Prove di rimbalzo per il titolo (+3%), il focus resta sull’aumento di capitale

Prove di rimbalzo del Mps a Piazza Affari. Intorno alle 11:00 il titolo guadagna il 3% a 0,85 euro, mentre l’indice di settore viaggia sulla parità.

Le prime mosse del neo Ad di Mps, Luigi Lovaglio, e le novità relative all’andamento delle interlocuzioni tra il Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64,2% del capitale, e la Commissione Europea in merito alla proroga della presenza pubblica nell’istituto toscano, restano al centro delle attenzioni del mercato, così come l’aumento di capitale.

“Mps, in ottemperanza all’informativa richiesta da Consob, comunica che proseguono i contatti con la BCE e – per il tramite del Ministero dell’Economia e delle Finanze – con la DG COMP (Directorate-General for Competition), in merito ai contenuti del piano industriale 2022-2026 sottoposto all’approvazione delle competenti autorità”, ha spiegato la banca in una nota.

“Per quel che concerne le discussioni con BCE e DG COMP, in merito all’approvazione del piano industriale ed alle operazioni di rafforzamento di capitale in esso contenute, allo stato non è ancora possibile ipotizzare alcuna previsione temporale per la conclusione dell’iter autorizzativo del piano”, ha aggiunto la nota.

Secondo quanto riporta MF, una revisione del piano industriale è attesa nell’arco della primavera e la fase successiva sarà il lancio dell’aumento di capitale, che il piano stima in 2,5 miliardi, per rafforzare la base patrimoniale e considerato un passaggio fondamentale nell’ottica della privatizzazione.

“Il completamento di tale iter autorizzativo è indispensabile per l’avvio delle attività propedeutiche all’aumento di capitale”, riporta il comunicato.

In base a quanto riferisce il quotidiano, l’aumento, su richiesta delle autorità europee, dovrà essere effettuato a condizioni di mercato, coinvolgendo quindi dei privati al fianco del MEF.

Secondo il giornale, proprio su quest’ultima questione nelle ultime settimane il Tesoro avrebbe iniziato a fare ragionamenti in tal senso. L’ipotesi allo studio sarebbe quella di sondare il potenziale interesse di alcuni grandi investitori privati, in primis quelli che hanno partnership in essere con Mps.

Un esempio in tal senso potrebbe essere il possibile coinvolgimento di Axa, con cui la banca ha in essere una partnership nella bancassurance (in scadenza nel 2027), e di Anima, con cui esiste una collaborazione nel risparmio gestito.

L’idea potrebbe essere quella di proporre a suddetti operatori di aderire all’aumento, rilevando un pacchetto azionario da valorizzare poi con la privatizzazione della banca toscana.