Il gruppo Amplifon ha archiviato il 2021 con un fatturato pari a 1.948,1 milioni, in crescita a cambi costanti del 29,5% rispetto al 2020 (+29,6% reported) e del 18,7% rispetto al 2019 (non impattato dalla pandemia Covid-19).
L’Ebitda è aumentato del 28% a 468,3 milioni mentre l’Ebit si è attestato a 246 milioni (+50,5%), spesati ammortamenti e svalutazioni saliti del 9,8%.
Gli oneri finanziari netti sono invece calati del 23,2%.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di gruppo balzato del 56,2% a 157,8 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 871,2 milioni, in aumento rispetto ai 633,7 milioni al 31 dicembre 2020.
Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo di 26 centesimi per azione, in aumento del 18,2% rispetto ai 22 centesimi del 2020.
La società prevede per l’esercizio 2022:
- ricavi di Amplifon esclusa Bay Audio in crescita high-single digit, ovvero ad un tasso superiore alla crescita attesa del mercato;
- un contributo di Bay Audio ai ricavi consolidati di circa 80 milioni;
- un’espansione del margine EBITDA su base ricorrente di almeno 40 punti base rispetto al 2021.
Infine, Amplifon è positiva circa le proprie ambizioni al 2023 precedentemente comunicate e prevede di “continuare a procedere a ritmo sostenuto nell’esecuzione del piano strategico”. Inoltre, il gruppo “beneficerà del continuo re-investimento nel business per uno sviluppo profittevole e sostenibile di lungo termine”.