Ivs Group ha archiviato il 2021 con un fatturato consolidato a 360,9 milioni (di cui 313,5 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un aumento del 9,4% rispetto a 329,9 milioni del 2020 (di cui 284,8 milioni nel vending).
L’EBITDA si è attestato a 69,9 milioni, appena superiore ai 69,8 milioni del 2020, che includevano però 8,0 milioni di proventi straordinari per il rimborso di sanzioni Antitrust.
Su base adjusted è stato pari a 72,7 milioni, da 61,9 milioni del 2020 (+17,5% sul 2020), con un’incidenza del 20,2% sul fatturato (22,4% sul fatturato considerato al netto delle positioning fees per i distributori automatici).
L’utile netto 2021 è stato pari a 5,9 milioni (perdita di 15,1 milioni nel 2020), mentre a livello rettificato si è fissato a 8,3 milioni (perdita di 6,3 milioni nel 2020).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 301,4 milioni (inclusi 48,2 milioni da effetti IFRS16), rispetto a 353,8 di fine 2020.
Con il ritorno all’utile, il consiglio proporrà all’assemblea la ripresa della distribuzione di dividendi.