Giorgio Ferraris, Ceo di Fine Foods & Pharmaceuticals, ha preso parte all’evento dal titolo “Società Benefit, dal dire al fare – un confronto operativo su un nuovo paradigma di business”.
L’evento si è tenuto lo scorso 25 febbraio ed è stato organizzato da PwC, uno dei più grandi network al mondo di servizi professionali per le imprese, insieme al contributo di Assobenefit, prima associazione rappresentativa delle società benefit in Italia che affianca tutte le aziende che si riconoscono in un modello di mercato e di crescita sociale ed economica ponendo al centro della propria azione il bene comune.
L’evento, presentato dal giornalista economico Dario Donato e trasmesso in modalità online, ha affrontato il tema, molto attuale, delle imprese che in Italia hanno deciso di trasformarsi in “Società Benefit” guidate dalla volontà di applicare il nuovo paradigma di “successo sostenibile” che affianca la normale attività economica dell’azienda ad azioni di beneficio comune e di responsabilità sociale, con l’obiettivo di creare valore per tutti gli stakeholder.
Sono intervenuti tra gli altri, Mauro Del Barba, senatore e presidente di Assobenefit, che ha permesso il riconoscimento giuridico delle società benefit, e Francesco Ferrara, partner PwC Italia e ESG Leader.
Giorgio Ferraris ha dichiarato: “Per noi Sostenibilità significa ‘futuro’, questo è ciò che è emerso durante una delle riunioni di allineamento con il nostro management, riteniamo infatti chela sostenibilità sia uno dei pilastri fondamentali su cui si basa il nostro modello gestionale. Da oltre un decennio in Fine Foods abbiamo adottato un approccio attento ai criteri sociali, ambientali e di governance partendo dalle certificazioni dei nostri processi, che stanno alla base del miglioramento continuo del nostro modello di sostenibilità”.
“Stiamo facendo un grosso lavoro insieme alle nostre persone, di allineamento e condivisione dei valori e di formazione dei nostri talenti. L’obiettivo è quello di rendere motivate e soddisfatte le persone che lavorano per Fine Food se l’approccio funziona perché nel 2021abbiamo registrato un retention rate del 97%; abbiamo inoltre ricevuto 11.000 curricula spontanei, segno che i primi sponsor della nostra azienda sono le persone che ci lavorano e ciò ci incoraggia a continuare ad investire sulle nostre risorse umane”.
“C’è una forte consapevolezza in azienda, che viene notata anche dai nostri clienti. Oggi non può esserci un buon conto economico senza sostenibilità e noi vogliamo continuare in questa direzione”, conclude Ferraris.