Infrastrutture (-0,6%) – Inwit in rialzo dell’1,4%

Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto lo 0,6%, registrando una performance ampiamente migliore del corrispondente indice settoriale europeo (-1,2%) e del principale indice di Milano (-1,4%).

La tregua dichiarata dal Cremlino per consentire l’apertura dei corridoi umanitari, nel giorno del terzo round di trattative con l’Ucraina, ha parzialmente risollevato il sentiment, ma il conflitto e le sanzioni contro Mosca mantengono elevata l’incertezza e sempre più aziende stanno ritirando le proprie attività dalla Russia. Il possibile embargo verso il petrolio russo da parte dell’amministrazione statunitense ha spinto momentaneamente le quotazioni del greggio sui massimi. Il rally delle materie prime coinvolge anche metalli, cereali e gas, facendo aumentare le preoccupazioni per uno stallo della crescita in contemporanea con un’elevata inflazione. Dinamica che mette sotto pressione le banche centrali (tra cui la Bce, che si riunirà giovedì), chiamate a contrastare le pressioni sui prezzi senza penalizzare eccessivamente l’economia e i mercati finanziari.

Per quanto riguarda il settore Infrastrutture e Torri, performance in rialzo per Inwit a +1,4% mentre Atlantia ha ceduto l’1,5%.

Tra le notizie del settore, ENAC ha erogato 300 milioni alle società di gestione aeroportuale, come anticipo del 50% rispetto alle richieste di ristoro avanzate per i danni causati dal Covid-19.  Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (-1,9%) ha specificato di aver presentato richiesta per 20,9 milioni e riceverà pertanto l’anticipo pari al 50% dell’importo richiesto.