Servizi Finanziari (-2,2%) – Avvio positivo per Azimut (+0,3%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo del 2,2% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,1%), risentendo della frenata del comparto bancario (-3,4%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,4%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto da parte delle banche centrali.

Lo stop del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib resiste alle vendite Azimut (+0,3%), in attesa della raccolta netta di febbraio e dei conti.

Sul listino principale in rosso Nexi (-2,5%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring.

Sul Mid Cap rallenta doValue (-2,5%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (-4,4%) e illimity (-2,3%).

Sullo Small Cap tiene Banca Intermobiliare (+0,4%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e che ha visto l’avvio dell’Opa lanciata da Trinity.