Titolo in forte rialzo a Piazza Affari, recuperando terreno dopo essere stato tra i più penalizzati, insieme a tutto il settore auto, dallo scoppio della crisi Ucraina. Le azioni Pirelli guadagnano il 10,7% a 4,69 euro, rispetto al +5,1% del Ftse Mib.
Dalla chiusura dello scorso 23 febbraio a quella dell’8 marzo, il titolo ha perso complessivamente il 25%, toccando lunedì 7 marzo un minimo intraday da novembre 2020 sotto quota 4 euro.
Il gruppo della Bicocca è stato appesantito dal conflitto Russia-Ucraina, che secondo le stime della società potrebbe aver un impatto sulla redditività e sula generazione di cassa posizionandosi nella parte basse del range indicato nella guidance 2022 comunicata in occasione della diffusione dei conti lo scorso 24 febbraio.
La scorsa settimana, Pirelli ha dichiarato di non prevedere, allo stato attuale, di fermare la produzione in nessuno stabilimento, dopo l’annuncio della rivale francese Michelin sulla sospensione di alcune attività in impianti in Europa per difficoltà logistiche.
