Fidia appare graficamente inserita in un canale ribassista dal marzo dello scorso anno. Un movimento confermato di recente dall’incrocio al ribasso delle medie mobili a 50 e 21 sedute, rispettivamente al momento passanti per 1,795 e 1,695 euro.
Il prossimo, cruciale baluardo contro una possibile ulteriore discesa dei corsi è ora individuabile a quota 1,40 (sul minimi del dicembre del 2020). Ma anche questo supporto potrebbe dimostrarsi non valido, visto l’incremento degli scambi giornalieri nelle ultime sedute e il fatto che i principali indicatori e oscillatori tecnici non sono ancora in ipervenduto.
Operativamente, al ribasso e sotto quota 1,40 i successivi obiettivi del titolo sono individuabili in area 1,30/1,25 euro. Oltre 1,795 target invece in area 2 in ottica di rimbalzo limitata però probabilmente al breve termine.