D’amico ha chiuso il quarto trimestre 2021 con ricavi base time charter pari a 43,1 milioni di dollari, in calo rispetto ai 53,6 milioni del pari periodo 2020.
L’Ebitda è diminuito da 23,8 milioni a 16,4 milioni, mentre il risultato netto riporta una perdita di 8,3 milioni rispetto ad un utile netto di 1,1 milioni nel quarto trimestre dell’anno precedente. Il risultato netto rettificato (escludendo IFRS 16 e poste non ricorrenti) è di -6,5 milioni (-3,6 milioni nel 4Q20).
Per quanto riguarda l’intero 2021, i ricavi sono scesi dai 258 milioni del 2020 a 174 milioni e l’Ebitda da 127 milioni a 64 milioni. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 37 milioni, dall’utile di 17 milioni del 2020.
Risultato netto rettificato (escludendo IFRS 16 e poste non ricorrenti) è di -29 milioni (utile di 22,5 milioni nel 2020).
L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 520 milioni (440 milioni escluso IFRS 16) dai 562 milioni al 31 dicembre 2020 (466 milioni escluso IFRS 16), dopo un flusso di cassa da attività operativa di 32 milioni (84 milioni nel 2020).
In merito alla guerra in Ucraina, nel comunicato si legge che “l’impatto sul nostro mercato è ancora di difficile valutazione, in quanto lo scenario è in rapida evoluzione. Da un lato, la possibilità di una riduzione delle forniture di petrolio è fonte di preoccupazione, dall’altro, potrebbe verificarsi un aumento della domanda, misurata in tonnellate-miglia, sia per il greggio che per i suoi derivati, in quanto l’importazione di tali materie prime da parte dell’Europa potrebbe avvenire da luoghi più distanti”.