Gefran ha archiviato il 2021 con ricavi pari a 160,2 milioni, in crescita del 23,6% rispetto al 2020 (+23,9% a parità di cambi) e del 14% rispetto al 2019.
A livello di settore di business i sensori hanno segnato un +34,1% (+27,8% rispetto al 2019), i componenti per l’automazione un +24,3% (+11,8% rispetto al 2019) e gli azionamenti un +11,5% (+2% rispetto al 2019).
L’Ebitda è aumentato del 49% a 26,2 milioni, con una marginalità al 16,3% e superando anche il dato del 2019 (19,7 milioni). L’Ebit è sostanzialmente raddoppiato a 18,1 milioni, con un’incidenza sui ricavi salita all’11,3% (7,2% nel 2020).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 13,7 milioni, rispetto ai 4,4 milioni del 2020 e ai 7 milioni del 2019.
La posizione finanziaria netta è positiva per 3,3 milioni, in miglioramento rispetto all’indebitamento di 3,7 milioni al 31 dicembre 2020 dopo flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (27,4 milioni), in parte assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2021 (8,9 milioni), dal pagamento di dividendi (8,5 milioni), d’interessi, imposte e canoni di noleggio (2,2 milioni complessivi).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo prevede che la ripresa registrata dalla domanda nei primi due mesi dell’anno, pur in uno scenario che permane incerto, possa far ritenere che nel 2022 si potranno raggiungere ricavi superiori al 2021 con una marginalità in linea con gli esercizi precedenti.
Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti di distribuire un dividendo pari a 0,38 euro per azione che sarà pagato come segue: data stacco 9 maggio 2022, record date 10 maggio 2022 e in pagamento dal 11 maggio 2022.
Il Cda ha inoltre deliberato di sottoporre all’Assemblea i l’approvazione dell’autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione, in una o più volte, di un numero di azioni ordinarie della Società fino a un massimo di 1.440.000,00 azioni pari al 10% del capitale sociale.