Mercati – Apertura in lieve ribasso dopo il rally di ieri, Ftse Mib a -0,6%

Apertura sotto la parità per le borse europee dopo il forte rimbalzo di ieri, in attesa oggi della riunione della Bce, della ripresa dei negoziati tra Mosca e Kiev e dell’uscita questo pomeriggio dei dati sull’inflazione Usa.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 23.740 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

Sale l’attesa per l’incontro di oggi in Turchia tra il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, per quello che sarà il primo faccia a faccia tra i due da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.

Il contesto di mercato rimane caratterizzata da elevata volatilità, con gli investitori che valutano i rischi di shock inflazionistici che possano frenare la ripresa dell’economia globale in attesa della risposta delle banche centrali.

In merito, oggi il focus sarà concentrato in particolare sul meeting della Bce, da cui gli analisti si attendono un probabile rinvio nella seconda parte dell’anno per il cambio di politica monetaria, oltre alle nuove previsioni economiche alla luce della crisi in Ucraina.

L’attenzione si sposterà poi nel pomeriggio sul dato sui prezzi al consumo Usa, in vista dell’appuntamento della prossima settimana con la riunione della Federal Reserve che, secondo le attese, dovrebbe iniziare ad alzare i tassi di interesse.

Sempre sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede, inoltre, l’indice dei prezzi alla produzione a gennaio in Italia e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,106 e il dollaro/yen risalito a 115,9.

Tra le materie prime rimbalzo delle quotazioni del greggio con il Brent (+3,4%) a 114,9 dollari e il Wti (+2,2%) a 111,1 dollari, dopo il tonfo di ieri in scia alla generale frenata dei prezzi delle commodity. Gli Emirati Arabi Uniti hanno chiesto all’Opec+ di aumentare la produzione più rapidamente per alleviare le turbolenze sui mercati energetici.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 146 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,65%.

Tornando a Piazza Affari, in rosso Unicredit (-1,7%), Exor (-1,6%), A2A (-1,3%), Banca Mediolanum (-1,2%), Pirelli (-1,2%), ed Stm (-1,1%), mentre avanzano Generali (+0,6%), Diasorin (+0,5%) e Telecom Italia (+0,5%). Poco mossa Italgas (-0,3%), dopo aver diffuso prima dell’apertura i risultati 2021.