Mercati Usa – Previsto avvio negativo dopo dati inflazione

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,7-0,9%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street dopo i dati sull’inflazione statunitense a febbraio e la mancanza di progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, allineandosi al forte rimbalzo delle borse europee e registrando una delle migliori sedute dal 2020 dopo le perdite delle ultime settimane. In Nasdaq ha guadagnato il 3,6%, lo S&P 500 il 2,6% e il Dow Jones il 2%.

Lo scorso mese, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati in linea alle attese dello 0,8% su base mensile e del 7,9% su base annua, accelerando ulteriormente rispetto al +0,6% e al +7,5% registrato a gennaio.

L’isolamento della Russia dall’economia globale seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina ha innescato un incremento delle volatilità nel mercato delle commodity, alimentando i timori di un rallentamento della crescita globale e di un ulteriore aumento dell’inflazione.

In attesa della riunione della Federal Reserve della prossima settimana, oggi la Bce ha annunciato a sorpresa che accelererà il ritiro dei propri stimoli monetari, segnalando che il programma di acquisti asset potrebbe terminare nel terzo trimestre.

Una decisione che sottolinea la volontà delle banche centrali di dare la priorità alla lotta per contenere le pressioni sui prezzi piuttosto che alla necessità di continuare a sostenere la ripresa economica, nonostante l’incertezza legata alla crisi Ucraina.

Sul fronte geopolitico, l’incontro in Turchia tra il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba è terminato con un nulla di fatto, anche se le parti hanno deciso di continuare i colloqui in questa forma.

Per quanto riguarda l’azionario, nel premarket Amazon guadagna il 5% nel premarket dopo aver annunciato uno stock split e un piano di buy back da 10 miliardi di dollari.