Sanlorenzo ha diffuso i risultati definitivi 2021, dopo aver comunicato i dati preliminari a inizio febbraio. Nel dettaglio, i ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht sono aumentati del 28% a 586 milioni, guidati dall’accelerazione dell’Europa e delle Americhe.
L’Ebitda rettificato ha segnato un +35,3% a 95,5 milioni, con una marginalità salita di 90 punti base al 16,3%, mentre l’Ebit è cresciuto del 47,2% a 72,2 milioni, con un’incidenza sui ricavi in aumento di 170 punti base al 12,4%.
L’esercizio si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 47,8% a 51 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta riporta cassa pari a 39 milioni, rispetto a 3,8 milioni al 31 dicembre 2020. Gli investimenti sono aumentati del 59,7% rispetto all’anno precedente a 49,2 milioni, di cui 26,7 milioni dedicati all’incremento della capacità produttiva e 17,5 milioni allo sviluppo prodotto.
Il backlog netto al 31 dicembre 2021, dedotti i Ricavi Netti Nuovo realizzati nel corso dell’esercizio, ammontava a 915,6 milioni, più che raddoppiato rispetto a 408,8 milioni al 31 dicembre 2020.
La positiva dinamica del portafoglio ordini è proseguita nel 2022, con una raccolta ordini pari a 181,5 milioni nei primi due mesi, che porta il backlog al 28 febbraio 2022 a raggiungere 1.097,1 milioni, coperti per il 91% da clienti finali.
L’importo del backlog riferito al 2022, pari a 622,6 milioni, copre l’86% dei Ricavi Netti Nuovo previsti per l’esercizio in corso. Importante, inoltre, la visibilità sugli esercizi successivi, complessivamente pari a 474,5 milioni, favorita da un’incrementata incidenza di yacht di maggiori dimensioni con consegne fino al 2025.
Alla luce dei risultati consolidati al 31 dicembre 2021 e tenuto conto della successiva evoluzione della raccolta ordini, la Società conferma la guidance per l’anno 2022, che prevede nuovamente una crescita a doppia cifra dei principali indicatori finanziari, con l’integrazione delle previsioni relative all’utile netto di Gruppo a 66-70 milioni.
Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo, relativo all’esercizio 2021, pari a 0,60 euro per azione, che corrisponde a un pay-out di circa il 40% del risultato netto di Gruppo, il massimo distribuibile in base alla politica di distribuzione dei dividendi approvata in data 9 novembre 2019.
Il Cda ha inoltre deliberato di sottoporre agli Azionisti la richiesta di autorizzazione ad effettuare operazioni di acquisto e disposizione di azioni proprie della Società. L’autorizzazione verrà richiesta per l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie, fino a un numero massimo di 3.453.550 azioni, corrispondente al 10% del capitale sociale al 28 febbraio 2022, per un periodo di 18 mesi a far data dalla relativa delibera autorizzativa dell’Assemblea Ordinaria. Ad oggi, la Società detiene 58.666 azioni proprie (pari allo 0,170% del capitale sociale sottoscritto e versato)