Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’8,9% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+7,2%), beneficiando del rimbalzo del comparto bancario (+10,9%) e facendo meglio del Ftse Mib (+6,9%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto da parte delle banche centrali.
La rimonta del settore creditizio hanno impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusi sul Ftse Mib Azimut (+9%), in attesa dei conti, Banca Mediolanum (+11%), Banca Generali (+8%) e Fineco (+11,9%).
Sul listino principale risale Nexi (+6,4%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring.
Sul Mid Cap in recupero doValue (+6,2%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (+7%) e illimity (+5%).
Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,2%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e che ha visto l’avvio dell’Opa lanciata da Trinity.