Atlantia ha approvato la relazione finanziaria annuale dell’esercizio 2021, “un anno di profonda trasformazione, connotato da scelte strategiche e da una significativa revisione delle attività e degli obbiettivi di medio lungo termine del Gruppo. Il percorso realizzato ha posto le basi valoriali, di business e organizzative per la nascita di una nuova Atlantia, così come presentato nelle linee guida di sviluppo di giugno 2021”, spiega la nota della Società.
Nel corso dell’anno il traffico autostradale ha riportato una crescita del 21% sul 2020, con recupero in tutti i paesi (-4% vs 2019), mentre il traffico aeroportuale è aumentato del 28% (-68% vs 2019).
I ricavi si attestano a 6,4 miliardi di euro (+22% vs 2020) e l’Ebitda a 4 miliardi (+31% vs 2020).
Il risultato consolidato è negativo per 0,5 miliardi, a seguito di svalutazioni per 0,8 miliardi.
L’utile netto di pertinenza del gruppo è pari a 0,6 miliardi, includendo il risultato del gruppo Autostrade per l’Italia (0,9 miliardi).
Il FFO è di 2,9 miliardi (+65% vs 2020), gli investimenti ammontano a 1 miliardo (+14% vs 2020) mentre il debito finanziario netto è pari a 30 miliardi (-3,8 miliardi vs 2020).
Il 2021 segna il ritorno al dividendo, con la proposta di una cedola di 0,74 euro per azione, in pagamento il 25 maggio 2022.
Per l’esercizio 2022 la Società prevede ricavi consolidati pari a circa 6,6 miliardi e un Ebitda di circa 4,1 miliardi con un miglioramento atteso rispetto ai risultati 2021.
Il Gruppo prevede di investire 5,1 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 supportati da ricavi ed Ebitda in crescita rispettivamente a 7,7 e 5,1 miliardi al 2024.
(segue approfondimento)