Mercati Usa – Seduta contrastata

Wall Street tenta invano di consolidare i forti guadagni della seduta precedente, ma cede il passo durante le contrattazioni riuscendo tuttavia a limitare la discesa e chiudendo più vicina ai massimi che ai minimi intraday.

Il mercato non riesce a beneficiare dell’ulteriore discesa sia del prezzo del greggio che del frumento e risente, al contrario, della continua ascesa dei rendimenti obbligazionari.

Il bilancio della seduta registra il Nasdaq in calo dello 0,9, Dow Jones dello 0,3%, Russell 2000 dello 0,2% e S&P500 dello 0,4%. Nuovo forte ribasso, invece, del VIX (-7%) a 30,3 punti.

Prosegue il rialzo dei rendimenti obbligazionari con il decennale governativo (Tbond) che si apprezza di quattro punti base terminando al 1,99%, dopo un massimo intraday al 2,02%.

Nuova discesa, la seconda consecutiva, per molte materie prime.

Il petrolio, in una seduta molto volatile, cede nel finale altri due punti percentuali chiudendo poco al di sopra dei 105 dollari al barile.

Tra i metalli preziosi l’oro e l’argento guadagnano rispettivamente quasi un punto percentuale il primo e due il secondo.

Tra le materie agricole, terza giornata consecutiva di calo per il frumento (-9%) che arretra di quasi il venticinque per cento rispetto ai massimi di inizio ottava.

Sul mercato valutario forte recupero del dollaro che risale a 1,10 nei confronti della moneta unica, ma scivola nei confronti dello yen oltre la soglia tecnica/psicologica dei 116 con la divisa nipponica che torna ad essere considerata un bene rifugio.