Indiscrezioni sul possibile rinvio della presentazione del nuovo piano industriale da parte di Banca Popolare di Sondrio, che era stata fissata entro fine marzo.
Il rumor viene riportato da Il Sole 24 Ore, secondo cui il tutto sarebbe una conseguenza delle incertezze legate allo scenario macro e alla volatilità sui mercati a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Le valutazioni sarebbero in corso.
Secondo il quotidiano, se ne riparlerà con molta probabilità nei prossimi mesi, forse in estate, quando si avrà una visione più chiara del quadro di riferimento.
Nel frattempo, secondo quanto si apprende sul giornale, la banca valtellinese è concentrata anche sul fronte governance, con il rinnovo parziale del cda, all’insegna però della continuità.
Il prossimo 30 aprile si terrà l’assemblea che, oltre ad approvare il bilancio 2021, nominerà 5 nuovi componenti su 15 del board che andranno in scadenza, incluso il presidente Francesco Venosta.
La scadenza per depositare le liste dei candidati è fissata per il prossimo 5 aprile e, secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore, le valutazioni in corso dovrebbero portare alla riconferma di Venosta alla presidenza (che ricopre dal 2014), quindi nel segno della continuità, considerando anche il solido binomio con il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini.
Oltre a Venosta, terminerà il mandato di altri quattro consiglieri: Federico Falck, Cristina Galbusera, Serenella Rossi e Domenico Triacca. Bisognerà capire se ci sarà una conferma di tutti o se si propenderà per un parziale ricambio.
Il board attuale definirà la lista dei cinque candidati per il triennio 2022/2024 sulla base di quanto verrà fuori dal lavoro del comitato nomine attualmente in corso, con l’obiettivo di rispettare i requisiti definiti dalla relazione quali-quantitativa pubblicata a fine gennaio.
Per Banca Popolare di Sondrio si tratta del primo rinnovo, seppure parziale, del cda da quando si è trasformata in Spa.