Cembre – Fatturato a 166,8 mln (+21,7% a/a); proposto dividendo di 1,20 euro (payout 79,4% dell’utile netto consolidato)

Nel 2021 i ricavi del gruppo Cembre sono cresciuti del 21,7% a 166,8 milioni; confrontando il dato con i ricavi relativi al 2019 l’incremento registrato è pari al 14 per cento.

Le vendite del gruppo in Italia, pari a 70,4 milioni (42,2% del totale), sono salite del 25,8%, mentre quelle realizzati nella restante parte del mercato europeo sono aumentate del 23% a 78,8 milioni (46,7% del totale); le vendite sui mercati extraeuropei si sono incrementate del 3,1% a 17,6 milioni (10,6% del totale).

L’Ebitda si è fissato a 45,6 milioni, segnando un progresso del 25,6% sul 2020, con il relativo margine al 27,3% (era il 26,5% nel 2020 e il 22,9% nel 2019).

L’incidenza del costo del venduto è cresciuta rispetto al 2020, passando
dal 30,3 al 33,6%, mentre è diminuito il peso dei costi per servizi, passato dal 12,4 all’11,9%. In discesa anche l’incidenza del costo del personale, passata dal 30,2 al 27,9%; la forza lavoro media è passata dalle 753 unità del 2020 (inclusi 32 lavoratori
temporanei) alle 784 unità del 2021 (inclusi 59 lavoratori temporanei).

L’utile netto consolidato aumenta del 33,4% a 25,3 milioni (+16,7% rispetto al 2019), esprimendo il 15,2 % delle vendite (era il 13,8% delle vendite nel 2020).

La liquidità finanziaria netta aumenta da 8,4 milioni a 20,6 milioni, pur in presenza di investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nel periodo per 8,1 milioni e dividendi distribuiti per 15,1 milioni.

Il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti un dividendo di 1,20 euro per azione (era stato di 0,90 euro per azione quello distribuito sull’utile del 2020), corrispondente al 79,4% dell’utile netto consolidato.

Infine, l’Assemblea verrà chiamata a deliberare anche in merito alla richiesta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea ordinaria del 27 aprile 2021 per la parte non ancora utilizzata, per un periodo di 18 mesi a partire dalla delibera dell’Assemblea ordinaria.

L’Ad Giovanni Rosani ha commentato: “Il Gruppo Cembre non registra vendite di importo rilevante verso il mercato russo ed ucraino quindi la perdita di fatturato che può derivare dal conflitto in corso non è significativa. Si può stimare che il fatturato consolidato del Gruppo Cembre nell’esercizio 2022 sarà in crescita e si prevede un risultato economico positivo.”