FUM – Ricavi record e recupero di marginalità nel 2021, esposizione marginale in Russia e Ucraina

Nel 2021, Franchi Umberto Marmi ha realizzato ricavi per 65,3 milioni, crescita del 28%, rispetto ai 51,2 milioni registrati nel 2020, con un significativo recupero delle vendite in Italia e Cina.

L’anno 2021 si chiuso con il miglior risultato di sempre per Franchi Umberto Marmi in termini di vendite, superiore anche al livello del 2019 realizzato prepandemia.

In particolare, i ricavi in Cina sono sostanzialmente raddoppiati rispetto al 2020 a 17,1 milioni, pari al 26% del fatturato totale del periodo, a dimostrazione della forte ripresa economica che ha caratterizzato il mercato cinese nel corso dell’anno. Il risultato raggiunto è ancor più rilevante se si considera che le vendite del 2021 in Cina hanno superato anche i livelli raggiunti nel 2019 (16,3 milioni con un incremento del 5%) pre-pandemia.

Il mercato italiano ha registrato un incremento del 13% a 27,3 milioni, pari al 42% del totale ricavi, a conferma della significativa ripresa in atto non solo sui mercati internazionali ma anche sul mercato domestico.

Fra i principali prodotti venduti ci sono il Calacatta e lo Statuario, che rappresentano oltre il 53% dei Ricavi totali rispetto al 47% registrato nel corso del 2020. Il Calacatta ha segnato un +35% a 17,8 milioni, mentre lo Statuario ha registrato un +52% a 16,5 milioni, a dimostrazione della bontà della strategia di posizionamento di Franchi Umberto Marmi sui prodotti ad alto valore aggiunto quale importante driver di successo sui mercati internazionali.

L’Ebitda adjusted è cresciuto del 35% a 24,7 milioni con una marginalità tornata sui livelli pre-Covid al 37,8% (+210 punti base), grazie all’aumento delle quantità vendute e, in particolare, alla crescita delle qualità a maggior valore aggiunto. L’Ebit ha registrato un +37% a 18,2 milioni.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 10,4 milioni, rispetto ai 10,3 milioni del 2020, condizionato negativamente dalla valorizzazione dell’incremento del fair value del warrant in circolazione pari a 2,4 milioni, mentre il valore raggiunto nel 2020 aveva beneficiato di un recupero fiscale legato a perdite pregresse derivanti dalla fusione con The Spac.

Gli investimenti in attività materiali e immateriali al 31 dicembre 2021 sono stati pari a 1,7 milioni, in diminuzione rispetto ai 2,1 milioni dell’anno precedente.

L’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 22,5 milioni, rispetto alla disponibilità di cassa pari a 1 milione del 31 dicembre 2020, riflettendo il significativo investimento realizzato ad inizio 2021 per l’acquisizione del 50% dell’Ingegner Giulio Faggioni Carrara S.c.a.r.l. (parzialmente finanziata con l’aumento di capitale dedicato sottoscritto dal venditore per 29,4 milioni) e la distribuzione dei dividendi nel corso del 2021, in parte compensati dall’importante autofinanziamento generato nel periodo.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nel corso dei primi mesi del 2022 il forte incremento dei prezzi delle materie prime e dell’energia non ha avuto un impatto significativo sull’operatività della Società. L’inizio del 2022 ha registrato un trend di crescita dei ricavi e della marginalità di primo livello rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2021, in linea con le aspettative formulate dal management della Società che prevedono una crescita di circa il 10% dei ricavi, con una redditività in linea con i valori raggiunti nell’ultimo anno.

Ciononostante, si legge nella nota, le recenti tensioni internazionali e l’imprevedibile sviluppo degli scenari legati al conflitto fra Russia e Ucraina generano un’incertezza macroeconomica generalizzata, che potrebbe condizionare il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.

La società precisa comunque che nell’ultimo triennio ha realizzato vendite dirette sostanzialmente nulle in Russia e in Ucraina, anche se non è da escludere che una parte, seppur marginale, dei ricavi realizzati attraverso i dealers Italiani e internazionali siano stati effettivamente destinati ai due Paesi sopra citati.

Infine, il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione, corrispondenti a un payout ratio pari a circa il 79% dell’utile netto. Se approvato dall’Assemblea, il dividendo sarà esso in distribuzione con data di stacco della cedola il 18 aprile 2022, record date il 19 aprile 2022 e data di pagamento il 20 aprile 2022.

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