Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata in rialzo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna il 2,1%, il Dax il 2,8% e il Ftse 100 lo 0,6%. A Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,9%, lo S&P 500 dello 0,7% e il Nasdaq dello 0,5%.
In forte calo le quotazioni del greggio, con gli investitori che da un lato sperano negli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina e dall’altro temono il nuovo aumento dei contagi da Covid in Cina.
Proseguono i colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev per un possibile cessate il fuoco, dopo le trattative del weekend che hanno portato i negoziatori di entrambe le parti a rilasciare commenti più ottimistici, alimentando le speranze sul raggiungimento di risultati positivi entro qualche giorno.
Intanto la Cina, il maggior importatore mondiale di greggio e il secondo maggior consumatore dopo gli Usa, sta registrando una crescita notevole dei casi di Covid-19, che ha spinto le autorità a mettere nuovamente in lockdown 17,5 milioni di persone a Shenzhen.
Electricitè de France (EDF) ha nuovamente tagliato la guidance 2022, rivendendo al ribasso la stima sull’Ebitda di 22,2 miliardi. Il gruppo ha mantenuto le proprie previsioni sul debito finanziario netto a fine 2023 pari a 3 volte il mergine operativo lordo, mentre il debito finanziario rettificato sarà compreso tra 4,5 e 5 volte il Mol rettificato.
Shell non potrà vendere il proprio business onshore in Nigeria fino a che un tribunale non deciderà sull’appello della società in merito alla sanzione di quasi 2 miliardi di dollari per il presunto versamento di petrolio nel paese.