Mercati asiatici – A due velocità con il rimbalzo del Giappone

Listini asiatici a due velocità in un clima che resta appesantito dai timori per la guerra in Ucraina e per un possibile inasprimento aggressivo della politica monetaria da parte della Fed per combattere l’inflazione.

I missili russi hanno colpito una struttura di addestramento militare nell’Ucraina occidentale vicino alla Polonia, sollevando nuove preoccupazioni che il conflitto possa estendersi oltre i confini del Paese

Alti funzionari statunitensi e cinesi si incontreranno oggi per tentare di porre fine  diplomaticamente all’invasione da parte di Mosca. Secondo un funzionario statunitense il Cremlino avrebbe intanto chiesto assistenza militare alla Cina.

Nel frattempo gli investitori hanno iniziato a puntare già lo sguardo sulla riunione della Federal Reverse di mercoledì che dovrebbe avviare un serie di aumenti dei tassi per frenare l’inflazione, a partire da un incremento di 25 punti base, mentre crescono le attese sul fatto che la Cina introdurrà un maggiore allentamento delle politiche per contrastare il rallentamento dell’economia.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,092 e il dollaro yen a 117,8. Tra le materie prime, ridiscende il petrolio con il Brent (-2,3%) a 110 dollari e il Wti (-2,7%) a 106,36 dollari al barile. Oro a 1.980 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, Cina in ribasso con Shanghai -1,7% e Shenzhen -2%. Giù anche Hong Kong a -3,8%.

Rimbalza invece il Giappone con Nikkei +0,6% e Topix +0,7%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di venerdì a Wall Street: Nasdaq (-2,2%), S&P500 (-1,3%) e Dow Jones (-0,7%).