Mercati – Previsto avvio positivo per l’Europa, a Milano da seguire Tim

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in rialzo, con gli operatori che continuano a monitorare l’evoluzione della crisi in Ucraina e in attesa della riunione della Federal Reserve in programma questa settimana.

Chiusura in calo venerdì a Wall Street, con i principali indici americani che hanno accelerato al ribasso nel finale terminando in prossimità dei minimi intraday. Il Nasdaq ha perso il 2,2%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,7%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in positivo dello 0,6%, mentre Shanghai affonda del 2,6% e Hong Kong del 4,6% penalizzate dal tonfo del settore tecnologico.

Ad appesantire le piazze cinesi contribuiscono le notizie di nuovi lockdown, tra cui a Shenzen, a causa della recrudescenza del virus, oltre ai timori che la vicinanza di Pechino alla Russia possa portare a ritorsioni Usa tra cui il delisting di alcune società da Wall Street.

L’appiattimento della curva dei Treasury e il calo di circa il 12% dell’azionario globale quest’anno segnalano le preoccupazioni sul rischio che il ritiro degli stimoli monetari e i più altri costi delle commodity possano frenare il recupero dell’economia.

Il focus dei mercati è rivolto in particolare al meeting della Fed di mercoledì che, secondo le attese, dovrebbe iniziare un ciclo di rialzi dei tassi di interesse con una stretta di 25 punti base, mentre i mercati scontano un intervento in tutte le prossime riunioni dell’anno.

Le pressioni sui prezzi erano elevate già prima dello scoppio del conflitto in Ucraina e ora i maggiori costi delle commodity, di cui l’economia russa sempre più isolata è ricca, ha alimentato i timori che gli Stati Uniti possano necessitare di un’azione ancora più aggressiva per combattere l’inflazione.

Sul fronte geopolitico, secondo fonti della Casa Bianca la Russia avrebbe ha chiesto alla Cina attrezzature militari per sostenere l’invasione in Ucraina, mentre funzionari di Washington e Pechino si incontreranno oggi per discutere della crisi.

Per quanto riguarda l’azionario, il board di Telecom Italia ha aperto al dialogo con il fondo americano Kkr, che negli scorsi mesi si era detto disposto a lanciare un’Opa sul 100% della società. Occhi anche su Generali, che oggi riunisce il Cda per l’approvazione dei conti.